Stadio della Roma, Italia Nostra: “Siamo favorevoli al progetto, ma concordiamo con i pareri negativi sulle criticità che vanno risolte”

Italia Nostra, Associazione per la salvaguardia e la conservazione dell’ambiente e del territorio in Italia, tramite una nota ufficiale ha voluto esprime il proprio parere sulla questione legata allo stadio della Roma. Questo il comunicato:

Nel ribadire per l’ennesima volta, ma mai reso evidente dalla stampa, il fatto che Italia Nostra Roma è favorevole alla costruzione di uno stadio in un’area adatta, oggi l’Associazione esprime grande soddisfazione per i pareri negativi ben motivati, consegnati da due Rappresentanti Unici di Roma Capitale e della Città Metropolitana. Sono state elencate tutte le numerose criticità non risolte o addirittura insanabili che esistevano già nel progetto preliminare, e che sono state rese ancor più evidenti durante le riunioni della Conferenza dei Servizi, alle quali era presente anche Italia Nostra Roma, come uditrice,  e che ha consegnato nell’ultima riunione le sue osservazioni. Sconcerta che la Regione Lazio non abbia reso pubblici, a tutt’oggi, anche gli altri due pareri dovuti e dichiarati già pronti durante la Conferenza del 31 gennaio. Precisamente il parere della Rappresentante della Presidenza del Consiglio (che coordina i pareri di ben tre Ministeri: Ambiente, Beni culturali e Interni) e il parere del Rappresentante della Regione Lazio“.

La richiesta di sospensione di un mese da parte del Rappresentante di Roma Capitale formulata alla Conferenza il giorno prima della consegna del parere negativo complica la situazione rinviando al 3 marzo la fine di questo tormentone che doveva essere fermato fin dall’inizio. Già nella delibera n,132 del 2014 non venivano date soluzioni a importanti e decisivi problemi apparsi ancor più critici nel progetto definitivo inviato alla Regione senza neanche un passaggio nell’Assemblea capitolina. Negli stessi procedimenti seguiti per la VIA e la VAS e per la Conferenza dei Servizi le numerose criticità sono state evidenziate ancor più, ma non sono apparse anche nell’ultima riunione del 31 le soluzioni. Ora sarebbe tempo di trovare finalmente nel piano regolatore l’area idonea per avere già la presenza delle infrastrutture necessarie per costruire uno stadio che sia realmente di proprietà della AS Roma“.

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