Una squadra di baby d’oro gioca altrove

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Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – E’ quasi una formazione da schierare. Escludendo il portiere e il terzino sinistro, ogni ruolo è coperto. E’ la squadra dei giovani romani (o comunque cresciuti a Trigoria) che hanno lasciato la casa madre nelle prime sei estati della gestione americana. L’ultimo è Federico Ricci, che è andato al Sassuolo con la formula del prestito, del diritto di riscatto e del controriscatto a favore della Roma. Tornerà mai a Trigoria, dopo aver debuttato in Serie A proprio con la maglia della squadra in cui era nato? Difficile, a questo punto.

FEUDO – Proprio il Sassuolo è stato una sponda ideale per ospitare i ragazzi del settore giovanile romanista. Inizialmente con i difensori Frascatore e Antei, più recentemente con prodotti di prima qualità destinati a una carriera luminosa: Matteo Politano, esterno offensivo, è ormai un titolare lanciato e nella scorsa stagione, all’Olimpico, ha dato un grande dispiacere alla Roma segnandole un gol. Tra i suoi compagni di squadra c’è poi Lorenzo Pellegrini, centrocampista dell’Under 21, che Sabatini ha ceduto un anno fa per 1,25 milioni. Per ricomprarlo nel 2017 dovrebbe sborsarne circa 10. Le necessità economiche della Roma hanno spinto un altro centrocampista uscito dalla Primavera di Alberto De Rossi, Luca Mazzitelli, a firmare per il Sassuolo dopo uno splendido campionato di serie B giocato al Brescia. Per Roma non è nemmeno ripassato, perché Sabatini lo ha venduto al collega Angelozzi già nello scorso mercato di gennaio.

STELLA – Anche a Pescara la merce di scuola romanista ha trovato una consacrazione. Tanto Gianluca Caprari quanto Valerio Verre, rispettivamente 23 e 22 anni, avevano debuttato in Europa League nell’agosto 2011, poco più che bambini, con Luis Enrique in panchina. La Roma li ha lasciati andare per pochi soldi quando sono diventate fuorilegge le comproprietà: Caprari è finito alle buste al Pescara mentre Verre è stato riscattato dall’Udinese per meno di un milione. Oggi Caprari è stato acquistato dall’Inter, che lo ha lasciato in Abruzzo per una stagione, mentre Verre ha fatto irritare il suo allenatore Oddo per aver deciso soltanto all’ultimo secondo di mercato di restare al Pescara, che su di lui aveva effettuato l’investimento più caro della storia del club: 4 milioni di euro.

MESTIERANTI – Alla lista bisogna aggiungere un paio di calciatori che giovani non sono più: Aleandro Rosi, 29 anni, romano di Garbatella ed ex talento del vivaio, era stato valorizzato da Spalletti che un giorno profetizzò: «Tra due anni vedrete chi è Rosi…». Le premesse e le promesse non sono state rispettate, visto che Rosi non è mai diventato un campione. Ma la Roma se ne è liberata frettolosamente senza incassare un euro (anzi pagando una buonuscita per la rescissione del contratto) nell’estate 2012. Rosi ora corre sulla fascia del Crotone ma appartiene al Genoa. Destino simile ha conosciuto Stefano Okaka, liquidato a costo zero prima che entrasse nel giro della nazionale italiana: a 27 anni, è appena stato acquistato dal Watford dopo una proficua esperienza all’Anderlecht. Walter Mazzarri ha speso 12 milioni per averlo.

EMERGENTI – Alcuni invece hanno ancora tempo per tornare romanisti: ad esempio i freschi campioni d’Italia della Primavera. Il trequartista Lorenzo Di Livio, figlio di Angelo, è andato in prestito alla Ternana; il capitano-difensore Elio Capradossi ha firmato per il Bari; il centrocampista Christian D’Urso, tra i migliori nello scorso campionato giovanile, cercherà di imporsi al Latina. Sognando il biglietto di ritorno per Trigoria.

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