Spinozzi: “Giocare l’amichevole nel ritiro con Fonseca è stata la soddisfazione più bella. Mi manca la maglia della Roma” – VIDEO

Ha iniziato la preparazione con la Roma di Fonseca ma poi si è trasferito alla Pistoiese. Emanuele Spinozzi, centrocampista con un passato recente nella primavera giallorossa. è il protagonista della rubrica di Roma Tv ‘A casa dell’Ex’. Queste le sue parole:

Come stai?

Sto bene dai. Stiamo passando questa quarantena allenandoci, tutto bene.

A casa hai spazi per gli allenamenti individuali?

Ho spazi ridotti. Corsa quasi niente, faccio più cose col tappetino e altri esrrcizi in spazi stretti.

Già che ti hanno tolto la corsa conoscendoti…

Si infatti mi manca (ride, ndr).

La tua stagione alla Pistoiese era di grande rendimento anche a livello di continuità…

Si diciamo che fino ad adesso è stata una buona stagione, ho avuto molta continuità e non è così scontato per un giovane che esce da un settore giovanile così importante.

Qual’è la difficoltà maggiore per un ragazzo che esce da un settore giovanile così performante?

Diciamo che secondo me la differenza è che qua ti giochi una salvezza reale, i punti sono veramente pesanti. In Primavera non la vivi come nel professionismo. C’è anche una differenza di trattamento.

Prima di andare a titolo definitivo alla Pistoiese sei tornato a Trigoria e hai segnato in amichevole con la Roma di Fonseca.

È stato molto bello, la soddisfazione più bella è stata proprio quella di giocare quest’amichevole. Sono stato molto contento.

C’erano D’Urso e Bordin, sembrava un ritorno al passato…

Si. Quando sei in Primavera e ti chiamano per andare in prima squadra è completamente diverso da così. Te la godi di più. Prima magari a Trigoria c’eri tutti i giorni ed era diventata un’abitudine.

Cosa ti manca di Roma e della Roma?

Di Roma mi manca tutta la famiglia. Della Roma mi manca indossare la maglia essendo un tifoso della Roma che mi ha sempre emozionato indossare quella maglia anche se del settore giovanile. E poi non vedere tutte le persone dello staff di trigoria.

Di gioie ne hai vissute tante a Trigoria….Qual’è l’emozione più grande che ti ricordi?

Ne ho vissute tante. Forse lo scudetto Primavera che è il punto più alto. Anche la finale con la Juve dove ho segnato su rigore.

Anche lo scudetto dell’anno precedente con gli allievi fu un emozione incredibile…

Si è vero anche perché è stato il primo. Molti di noi ce l’hanno ancora tatuato quindi è un’emozione bellissima. Anche perché avevamo ricreato il gruppo dei giovanissimi nazionali, era come se ci fossimo riuniti per vincere.

Forse il tuo rimpianto è non aver fatto molto in Youth League, con quella tua traversa a Parigi…

Anche quello è un grande rimpianto durante gli anni in Primavera.

Hai mai avuto la sensazione di poter esordire in prima squadra?

Forse non ce l’ho mai avuta. Ho sempre cercato di godermi il più possibile lo stare in prima squadra, non credevo di poter esordire e quindi mi godevo tutto il resto. Tutta la giornata, la partita…La vedevo da tifoso ma in panchina.

Chi ti rubava l’occhio in campo?

Io ero centrocampista in Primavera e quindi c’erano giocatori veramente forti. Quello che guardavo da sempre era De Rossi, che è stato un punto di riferimento. Ma anche Nainggolan, Strootman. Tutti giocatori da cui devi imparare sempre.

Cosa speri di trovare in futuro?

Io spero di continuare a fare bene e cercare di migliorarmi in tutto e per tutto. Cercare di salire di categoria piano piano e con sacrifici facendo bene.

 

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