Spinazzola: “Adesso mi sento più libero e con la Roma voglio tornare in Champions”

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – A gennaio Leonardo Spinazzola ha trascorso due giorni chiuso in una stanza d’albergo, non per il Covid, ma per la trattativa fra Roma e Inter, che sembrava fatta prima invece di saltare all’ultimo minuto. Dopo quei giorni, per lui è cominciata una nuova vita.

L’ombra di Kolarov era così ingombrante?

Non credo. Mi ha tolto spazio solo nella prima parte della stagione, ma dopo la ripresa le cose erano cambiate.

Era rimasto un po’ deluso dalla possibile cessione?

Sono cose che capitano, è il passato. Da allora, però mentalmente mi sento più libero.

È cambiata anche la Roma?

Sì, ora con il nuovo modulo giochiamo più corti, difendiamo meglio e in attacco, anche se non abbiamo le tante soluzioni del 4-2-3-1, ne abbiamo comunque parecchie.

Fonseca lo trova diverso?

No, lui è sempre uguale: molto equilibrato. Anche quando si facevano nomi per la panchina non si è mai scomposto.

Quanto conta avere i Friedkin vicino?

È meglio, ma la società non ci ha fatto mai mancare niente. In campo vanno i calciatori, però il presidente lo senti.

Si è dato una spiegazione dei tanti infortuni in carriera?

Succedeva più quando ero ragazzo. Dopo il primo anno a Siena tornai a casa che ero cresciuto 13 cm. Tutti pensavano che mi avessero dopato. I muscoli erano sempre in tensione. Ma qui ho giocato 42 partite. Non mi sembrano poche, no?

Com’è il calcio al tempo del Covid? Il campionato è falsato?

Grazie alla Roma, siamo super controllati. Perciò è un campionato vero, perché il virus colpisce tutti. Certo, occorre anche un po’ più di fortuna.

Chi vince lo Scudetto?

Impossibile da dire. Juve e Inter sono le più attrezzate, ma ora c’è un gruppo che cresce.

Può essere l’anno giusto a Roma per tornare a vincere?

Speriamo, ma il nostro obiettivo è tornare in Champions.

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