Spina day, tra dolori e pensieri

Il Messaggero (A.Angeloni, S.Carina) – Lo ha capito appena si è accasciato al suolo. La visita effettuata ieri al Sant’Andrea ha soltanto confermato quello che purtroppo già si sapeva: per Spinazzola c’è la rottura sottocutanea del tendine d’Achille sinistro. “Purtroppo sappiamo tutti come è andata. Il nostro sogno azzurro continua e con questo grande gruppo nulla è impossibile. Io vi posso soltanto dire che tornerò presto. Ne sono sicuro” ha scritto sui social. In realtà i tempi di recupero sono abbastanza lunghi, normalmente intorno ai 6 mesi, qualcosa di più si saprà in giornata. Leonardo è atteso dal professor Orava dell’Hospital NEO di Turku, Finlandia. Il luminare è uno specialista del settore e nel 2019 ha operato Cristante, vittima di un distacco del tendine dell’adduttore destro.

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Intanto decine di messaggi sono arrivati a Spinazzola, il più bello quello della moglie Miriam: “Ci hai fatto vivere 20 giorni meravigliosi, chi ti conosce sa quanto vali e lo hai dimostrato a tutta l’Europa. Tuo figlio Mattia è orgoglioso di te“. Si aggiunge anche il presidente della Figc Gravina: “Avvicinarmi allo spogliatoio e sentire un silenzio tombale è stato raccapricciante a differenza di altri momenti di gioia. Questi ragazzi hanno condiviso anche il dispiacere e il dolore fisico di un compagno. Anche questo è segno di bellezza“. Ieri Spinazzola ha lasciato la comitiva azzurra, non prima di essere omaggiato da un lungo applauso di gruppo, al quale poi sono seguiti gli abbracci dei compagni e del c.t. Mancini. Anche Mourinho ha chiamato il suo calciatore, rassicurandolo del fatto che lo aspetterà. 

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