Spalletti: «Roma, non si torna indietro»

conferenza stampa spalletti

Leggo (F.Balzani) – «Guai a chi torna indietro, si riparte da Napoli: campionato o Europa League che sia noi vogliamo proseguire sulla strada giusta». Più chiaro di così Spalletti non poteva essere: la sfida contro il modesto Austria Vienna di stasera in un Olimpico da appena 15 mila spettatori va vinta per dare continuità di risultati e assicurarsi buona parte di qualificazione nel girone (la Roma salirebbe a 7 punti in caso di vittoria staccando proprio gli austriaci). «Chi si accontenta non ha carattere. La formazione che farò sarà per vincere, non per dare contentini a chi gioca meno». Tante le assenze e troppi gli impegni ravvicinati però per non pensare a un ricco turn-over. Di sicuro giocheranno Alisson, Totti e Gerson che Spalletti vuole utilizzare in mediana e non sulla trequarti: «E’ giovane, bisogna lasciarlo esprimere e vedere. A volte quando si è ragazzi succede che nella crescita poi si modifica anche quella che è la posizione in campo. Io lo vedo meglio 7-8 metri indietro».

A sinistra dovrebbe rivedersi Palmieri con Jesus spostato al centro, davanti altra chance per Iturbe. In dubbio Manolas per un fastidio («Ma si sa – sorride Spallettiche lui ogni tanto ha dei dolorini») e Strootman «da valutare, ma difficilmente pronto per giocare 90 minuti». Nainggolan invece «sta meglio, lui è abituato a scendere in campo con il mantello da Superman e lo sta facendo un po’ meno». Tornando ad Alisson, Spalletti replica a Szczesny che quando era in nazionale aveva detto di essersi riposato contro l’Astra perché era una partita già vinta: «La formazione la faccio io non lui e quindi io non l’ho fatto giocare. E neanche domani rigioca». Chi sarà di sicuro in campo visto l’infortunio di Perotti è El Shaarawy. «È stato un inizio diverso rispetto a gennaio – ha dichiarato il Faraonema sono sereno e penso a ritagliarmi uno spazio per avere di nuovo posto da titolare. E’ più difficile essere determinante a partita in corso, ma anche dieci minuti possono essere importanti. La Nazionale? Sono consapevole che devo fare bene qui per essere convocato. Devo essere più incisivo negli ultimi metri».

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