Spalletti: «Rimonta obbligata. Adesso niente alibi»

Corriere Dello Sport (R.Maida) – Sdrammatizzando, si potrebbe osservare che la Roma ha bisogno di luce per esprimersi al meglio. Con il derby tornato di notte, come quattro anni fa, è finita l’imbattibilità di cui i tifosi andavano più orgogliosi. Contro il Porto, ad agosto, era buio quando la stagione venne condizionata e i conti del club (-53 milioni dopo sei mesi di esercizio) dissanguati. Luciano Spalletti ha passeggiato avanti e indietro nervosamente, ma non crede a un errore di sottovalutazione della Lazio: «E’ stata la partita che ci aspettavamo. Loro però hanno fatto tutto quello che dovevano, applicando il loro disegno tattico, e noi un po’ meno: abbiamo gestito male il possesso palla sulla loro trequarti. Non è stato un problema di approccio alla partita. Anzi, siamo entrati bene nel match. Purtroppo non siamo stati bravi nel traffico, nella loro densità: dovevamo essere più attenti, più tecnici e soprattutto più rapidi a saltare addosso all’avversario quando perdevamo palla. Contro velocisti come quelli della Lazio diventa difficile se ti tocca correre all’indietro».

INEFFICIENZA – La difesa ha traballato, l’attacco ha prodotto poco: 21 cross a 5, zero gol a due. «Qualche volta siamo andati dietro alla loro linea difensiva – spiega SpallettiDzeko per esempio ha avuto delle occasioni importanti che però non siamo riusciti a sfruttare. Salah, che ha fatto poco, ha colpito un palo esterno. Ma ripeto, la differenza è stata nella fase precedente dell’azione perché dovevamo gestire meglio il pallone. I cinque minuti di Totti? Speravo in una palla di qualità dal limite dell’area in spazi ristretti. O la bastonata da fuori area che poteva darci un gol». Da allenatore si aspetta un’immediata risposta sabato contro il Napoli: «Siamo consapevoli che nel lavoro possono capitare delle situazioni negative. Nella reazione però dobbiamo confermare la nostra maturità di cui si è tanto parlato in questo periodo. Ci dà fastidio perdere nel derby, siamo obbligati a ribaltare un risultato difficile, però dobbiamo andare avanti». Con quali speranze in vista della semifinale-bis? «Al ritorno bisognerà fare attenzione ed essere più bravi rispetto al primo round, ma giocando in casa possiamo farcela. Non faccio appelli alla curva, ne ho già mandati, ma so che saranno dispiaciuti quanto noi. Se pure non vengono allo stadio, sentiamo il loro calore: la squadra all’Olimpico ha fatto bene tutto l’anno senza la presenza fisica della Curva Sud».

DIFESASpalletti difende Nainggolan, che è sembrato la brutta copia del fenomeno visto a San Siro:  «Dopo le sconfitte si può dire tutto, quando perdo io ho sempre torto… Secondo me Radja non ha giocato una brutta partita. Ha fatto bene anche da mediano, rubando i palloni e rincorso gli avversari. Forse ha forzato un paio di tiri da fuori ma ha certe caratteristiche. Se poi ci aspettiamo che segni due gol tutte le volte… Non può succedere, ovviamente». Da due partite ha invertito le posizioni di Rudiger e Manolas. A San Siro la mossa ha funzionato, contro la Lazio no: «Sono due destri e uno dei due deve comunque giocare a sinistra. Preferivo tenere Manolas a sinistra perché è più centrale puro. Preferivo Rudiger a destra che si allargasse su Immobile che spesso va a cercare spazio lì». Torna sul Napoli, scontro diretto che può essere decisivo per il secondo posto, prima di salutare: «C’è da aspettarsi una partita tosta, noi dobbiamo essere pronti. Se iniziamo a trovare l’alibi della stanchezza non arriviamo in fondo. Noi siamo pronti, punto e basta. Riposiamo un giorno di meno, mancano poche ore, ma se ci tiriamo indietro siamo rovinati». In sostanza sabato servirà un’altra Roma: la solita, senza alibi.

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