Spalletti deciderà a marzo. E Pallotta dà l’ok

Corriere dello Sport (R.Maida) – C’è l’ok di James Pallotta. La questione del contratto di Spalletti, che tiene in sospeso la programmazione della Roma, verrà congelata in attesa di tempi più consoni che le parti hanno indicato nel mese di marzo.

I COLLOQUI – E’ stato lo stesso Spalletti a definire l’agenda: «Se ci saranno le condizioni per continuare, firmerò a due mesi dal termine della stagione». Non sarà quindi il bilancio consuntivo a orientare le decisioni sul futuro. Spalletti vuole capire se la società e la squadra, con il suo contributo e sotto la sua responsabilità, abbiano le potenzialità per migliorarsi. In questo senso il mercato di gennaio gli servirà come indicazione. Dai dirigenti Spalletti ha avuto rassicurazioni sulle intenzioni di far crescere la rosa, sia pure restando all’interno dei parametri del fair play finanziario che entro il 30 giugno 2018 obbliga il club a raggiungere il pareggio di bilancio: fondamentale però sarà rientrare in Champions League, perché i costi del personale (e quindi dei calciatori) sono tarati su un fatturato che superi i 200 milioni di euro, come è accaduto nell’ultimo bilancio. Una strada, oltre al campionato, può essere l’altra competizione, l’Euroleague, che la Roma ritiene determinante per la propria crescita strutturale e politica. I dirigenti hanno chiesto ai giocatori di non trascurarla e per assurdo sono stati contenti del sorteggio, che costringerà da subito la squadra a dare il massimo per eliminare il Villarreal.

CRESCITA – Spalletti nel frattempo può sventolare orgoglioso i numeri: nelle sue 37 partite di campionato da allenatore della Roma, da gennaio a dicembre, ha portato a casa 84 punti, gli stessi che ha ottenuto il Paris Saint-Germain in tutte le 38 giornate giocate nell’anno solare. Se inoltre consideriamo tutto il 2016, aggiungendo quindi al conto i due pareggi conquistati da Rudi Garcia al termine del suo percorso romanista, la Roma si è assestata al quarto posto della classifica internazionale, che considera tutti i campionati più importanti. Purtroppo per Spalletti, la Juventus in questa classifica ha preso più punti di tutti, anche di Real Madrid e Barcellona, chiudendo a quota 100 in attesa del recupero contro il Crotone.

SERENITA’ – Ma le feste natalizie sono decisamente più allegre rispetto all’anno scorso, quando la vittoria di fine anno contro il Genoa non fu sufficiente a rasserenare la squadra: Garcia di fatto era già stato sfiduciato da Pallotta, che aveva deciso di esonerarlo dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia rimediata dallo Spezia all’Olimpico. Oggi invece il presidente, sia pure fisicamente lontano, è entusiasta di Spalletti, a cui attribuisce il merito di aver reintrodotto la cultura del lavoro a Trigoria. Per questo è disposto ad aspettarlo e non ha ancora sondato altri allenatori per la prossima stagione: in cuor suo, anche confortato dai più stretti collaboratori, è convinto che Spalletti rimarrà molto volentieri alla Roma.

AUGURI – Intanto da ieri l’allenatore è in vacanza, così come tutta la squadra che riprenderà il lavoro nel pomeriggio di Capodanno, ad eccezione dei sudamericani che potranno rientrare il 2 e di Salah, che tornerà dopo la Coppa d’Africa. Prima di partire per la sua Toscana, Spalletti ha parlato ai microfoni della radio di casa manifestando buone sensazioni per l’avvenire: «Ai tifosi posso dire di stare tranquilli, perché questo è un gran bel gruppo di calciatori. Contro il Chievo si è vista una squadra che voleva prendersi la partita, senza se e senza ma. E’ un segnale importante di crescita per il futuro. Abbiamo avuto qualche difficoltà a carburare in questo inizio di stagione (sprecando l’occasione di entrare in Champions, ndr) ma adesso siamo molto più forti rispetto alla partenza». Non è detto che basti per vincere qualcosa ma magari sarà abbastanza per scaldare le sue motivazioni.

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