Spalletti ordina il bis in Europa

conferenza stampa spalletti

TuttoSport (S.Carina) – Non è Brenno ma gli somiglia. Almeno nei modi e nella perentorietà. E addirittura il «Guai a chi torna indietro» di Spalletti suona per certi versi addirittura più minaccioso del «Guai ai vinti» del capo dei galli, che dopo il sacco di Roma gettò sul piatto dei pesi anche la sua spada in modo da aumentare il valore del bottino richiesto ai Romani. Lucio è ormai un romano acquisito e conosce bene pregi e difetti della sua squadra. Per questo motivo il suo monito ha il duplice effetto di un avviso ai naviganti, sia all’interno del gruppo che all’esterno di Trigoria: «Guai a chi torna indietro, si riparte da Napoli. Campionato o Europa League che sia, noi vogliamo proseguire sulla strada giusta. E la formazione che farò sarà per vincere, non per dare contentini a chi gioca meno». Della serie: bella la vittoria contro l’Inter, bella quella contro il Napoli ma la Roma non ha fatto ancora niente.

TURNOVER OBBLIGATO – Lucio gioca con le parole, consapevole che la rosa ristretta e le assenze (De Rossi squalificato, Vermaelen e Ruediger non ancora pronti, Manolas in dubbio per un fastidio, Strootman «da valutare, ma difficilmente pronto per giocare 90 minuti», Seck out per un problema alla caviglia, così come Perotti e Peres) lo portano ad effettuare scelte quasi obbligate: «Gerson gioca, Totti pure, e sarà la sua centesima in Europa e io spero che faccia anche il centesimo gol con me, Alisson pure». A proposito di portieri, il tecnico replica a Szczesny che quando era in nazionale aveva detto di essersi riposato contro l’Astra Giurgiu perché era una partita già vinta: «La formazione la fo io (testuale, ndr) non lui e quindi io non l’ho fatto giocare. E neanche con l’Austria Vienna rigioca».

CHANCE FARAONICA – Partirà dal primo minuto invece El Shaarawy, a secco da Roma-Crotone del 21 settembre: «È stato un inizio diverso rispetto a gennaio – ha spiegato l’attaccante – ma sono sereno e penso a ritagliarmi uno spazio per avere di nuovo un posto da titolare. Per ogni calciatore la fiducia è fondamentale, è più difficile essere determinante a partita in corso ma anche dieci minuti possono essere importanti e io in allenamento sto facendo di tutto per mettere in difficoltà Spalletti. La continuità è importante e spero di andare avanti così». Anche per riconquistare la Nazionale: «Sono consapevole che devo fare bene qui per essere convocato, è un mio obiettivo». Quello con gli austriaci è un primo spareggio per la testa del girone, chi vince prende il largo. Spalletti lo sa bene: «È una formazione non facile da affrontare, i miei ne sono consapevoli, hanno i nostri stessi punti in classifica e noi abbiamo bisogno di vincere e di fare un’ottima prestazione. L’importante è essere squadra negli atteggiamenti e noi lo stiamo facendo, anche se dobbiamo essere più bravi a sfruttare certi momenti. Sono certo però che siamo pronti, ho visto la squadra con l’occhio giusto». Anche perché altrimenti «guai a chi torna indietro».

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