Spalletti-Monchi? Solo complimenti. Dzeko è perdonato

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Il primo giorno di lavoro di Monchi a Trigoria con la squadra, il primo giorno di lavoro della squadra stessa verso il derby. Cronaca di un mercoledì abbastanza sereno in casa Roma: secondo la versione ufficiosa del club tra Spalletti e Dzeko tutto in ordine, si erano già chiariti a Pescara, ieri avevano poco da dirsi e tanto da fare, anche se una decina di minuti da soli (top secret il contenuto del colloquio) hanno parlato.

CHIACCHIERE – Il tecnico, invece, ha incontrato il nuovo direttore sportivo, prima e dopo l’allenamento, ma sembra che siano state chiacchiere di conoscenza e circostanza, non riunioni operative: troppo delicata la settimana che porta al derby per incentrarla su altre questioni, rimandate ai prossimi giorni. Quella che non è stata rimandata, invece, è la presentazione di Monchi alla squadra: le strette di mano c’erano state lunedì all’Adriatico, oggi il direttore sportivo, seguito passo passo dal suo vice, Massara, che avrà un ruolo operativo e non di facciata, ha voluto incontrare di nuovo i giocatori, gli ha detto qualche parola in spagnolo e italiano, e anche con loro appuntamento, soprattutto per quanto riguarda i casi più urgenti (De Rossi e Strootman su tutti) ai prossimi giorni. Per il resto, dopo la solita riunione video del primo giorno di allenamento della settimana, intenso lavoro tattico per la squadra a quattro giorni dal derby. Spalletti, escluso Florenzi, ha tutta la rosa a disposizione e pochi dubbi di formazione: Szczesny in porta, in difesa Manolas, Fazio, Rüdiger ed Emerson (a meno che Juan Jesus non riesca a convincere il tecnico a schierare di nuovo i quattro centrali), a centrocampo De Rossi e Strootman, in attacco Salah, El Shaarawy più di Perotti, e Dzeko.

LAVORO SPECIFICO – Vista l’importanza delle tre gare in serie che la Roma affronterà (Lazio, Milan e Juve) lo staff ha deciso di far lavorare a parte tutti quei giocatori stanchi o alle prese con piccoli acciacchi e ieri è stato il turno di Rüdiger (che già lo aveva fatto la scorsa settimana), De Rossi (90’ in panchina a Pescara) e Strootman. L’olandese, in particolare, giocando all’Adriatico lunedì, ha superato in una sola stagione tutte le presenze fatte con la Roma negli anni precedenti: da quando era arrivato (luglio 2013) aveva disputato 41 gare, quest’anno è arrivato già a 42, di cui 30 in campionato, 3 in Coppa Italia, 7 in Europa League e 2 nel preliminare Champions. Viste le sfide che attendono la Roma, non c’è tempo per riposare.

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