Spalletti: «Noi mai brutti e vincenti. Imitiamo la Juve»

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La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – Tra le «risposte molto positive» citate da Luciano Spalletti non c’era ancora quella arrivata nel pomeriggio: il recupero last minute di Leo Paredes, che oggi a Bergamo sarà in panchina pronto a mettere pure qualche minuto nel motore Roma. Un motore che il tecnico lucida con cura: un occhio a Gasperini e l’altro alla Juventus, che a Trigoria non sarà il modello da seguire, ma il club da inseguire, quello sì. «È molto semplice, per esser bravi a mirare la Juve bisogna fare come loro: vincere le partite, avere gli stessi obiettivi, mirare lì dove mirano loro – commenta Spalletti –. La squadra di Allegri sa cogliere l’attimo, noi invece dobbiamo sempre essere bellissimi per vincere. E a volte si può anche non esserlo, se qualcuno ci mette dentro qualcosa di personale». È la prigione dorata in cui si è ficcata la Roma: la vita fuori forse è ancora migliore. Ecco perché Spalletti guarda anche oltre, quando sussurra «dobbiamo combattere respiro dopo respiro, siamo disponibili alla battaglia con l’Atalanta».

PERES BACCHETTATO – Non è pronto Francesco Totti: come previsto il capitano non è stato convocato, sarà disponibile per giovedì in Europa League contro il Viktoria Plzen. A Bergamo correrà veloce Bruno Peres, che la scorsa settimana ha portato a sbattere una Porsche alle 5 di mattina: «Qualcosa gliel’ho detta – ancora Spalletti –, farsi beccare in un momento non corretto non è un segnale di buona immagine per il club». Club che il tecnico accarezza, come quando dice che «la Roma è in crescita continua». Ma sul rinnovo di contratto, non è questa l’ora giusta: «Per meritare di restare servono i risultati. In passato qui sono stati fatti contratti ad allenatori poi mandati via dopo poco: non è corretto. La valutazione si fa alla fine. E la società deve organizzarsi a prevenire tutto». Anche la nebbia che ha accolto la squadra a Bergamo.

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