Spalletti: “Gerson? Non ha fatto male. La Roma esce malissimo da questa sfida. La Juve ha molto margine”

Luciano Spalletti, tecnico della Roma, è stato intervistato durante il post partita di Juventus-Roma 1-0. Queste le sue parole:

SPALLETTI A MEDIASET

Non è stata una brutta Roma?
Allegri era contento per aver vinto la partita. E’ un incontro che se riesci a vincerlo, visto il margine che avevano loro, gli dà la possibilità di gestire con tranquillità un periodo di tempo. Bisognerà essere bravissimi a recuperare questo terreno qui.

La scelta di Gerson?
Quelle che non hanno idee dicono così, quelli che non sanno le cose dicono così. Quelli che vivono lo spogliatoio fanno dire qualcos’altro. Ha preso un’ammonizione ed è stato condizionato. Ormai stanno uno a zero era stato messo lì per reggere l’impatto di botta fisica che ti dà la Juventus, non per fare quello che fa Salah. Era lì per non soffrire la forza di Alex Sandro e lo ha fatto abbastanza bene. Da un punto di vista di tipologia di partita che poteva venire fuori dalla condizioni fisica Salah ha rischiato di non poter finire la partita, El Shaarawy poteva essere un buon cambio dopo che la partita si è un po’ equilibrata perché era passato quell’impatto fisico. Speravamo di poter assorbire con queste scelte. Secondo me Gerson non ha fatto male, ha perso una palla e l’avevano ammonito. Visto che c’era da recuperare si è messo mano lì, si rischia mettendo un giocatore mezzo e mezzo.

Come esce la Roma da questa sfida?
Ne esce malissimo, nonostante il forcing finale se ne esce malissimo. Bisognava far risultato, è tutto molto più difficile, sono stati più bravi e più forti di noi, nelle situazioni individuali soprattutto hanno fatto vedere di avere più forza di noi in questi duelli individuali. Per cui bisogna prendere per buono ciò che si vede e che vien fuori dalle partite. Noi dobbiamo far vedere sul campo non solo sbandierare. La Juventus ha fatto vedere di essere forte stasera.

E’ mancato l’ultimo passaggio o la giocata giusta. Però la Roma mi è piaciuta…
Dici bene, quando c’è stato quel forcing e si è accorciato sempre in avanti, rischiando di far saltare una posizione nell’accorciamento, allora gli si sarebbero aperte delle possibilità con spazi importanti, siamo stati bravissimi a soffocare qualsiasi ripartenza. In quel momento lì è mancata un po’ di qualità di scelta, c’era un po’ più di possibilità, siamo stati arruffoni e loro hanno gestito con qualche affanno, perché due-tre occasioni potevano venire fuori in maniera diversa da come sono andate.

Un solo gol con Milan e Juve, poco?
A volte si passano dei periodi di due-tre partite dove si riesce a finalizzare meno, ma il numero mi preoccupa meno di altri, la Roma è una delle squadre con più gol fatti in campionato. In queste partite qui abbiamo fatto meno, ma si troverà sicuramente soluzione a questo piccolo problema.

C’è stato un salto di qualità nella personalità? Ho visto una grande Roma…
Soprattutto nel secondo tempo, quando sono andati a mordere alti e pressare, andando a metterla sul piano dell’uno contro uno mi è piaciuta. Ma l’abbiamo fatto dopo che loro sono passati in vantaggio. A quel punto lì hai meno da perdere ed è chiaro che vai a sforzare nella ricerca. Il gol l’abbiamo preso ed era possibile non prenderlo. Nei primi dieci minuti bisognava far qualcosa di più dal punto di vista della botta fisica e di carattere.

SPALLETTI A SKY

Prima del 70′ come valuta la sua Roma?
Non dal settantesimo. Secondo noi non siamo stato bravi nei primi 10-15 minuti. Poi noi abbiamo fatto la partita, diverse cose la abbiamo fatte bene rischiando anche un po’ quando l’abbiamo messa sul 1 contro 1. Andandoli a soffocare e non facendoli ripartire alti. Ci sono capitati alcuni episodi dove potevamo fare di più. Però purtroppo non è successo perché non siamo stati ordinati nel proporre le giocate. Poi loro si sono chiusi. Sul punto di vista fisico loro sono questi animali qui, è stato difficile.

Cosa ha chiesto inizialmente a Gerson e se è rimasto soddisfatto della sua prestazione?
L’ho sostituito perché era ammonito e dovevamo fare qualcosina di più. Sicuramente nell’uno contro uno non è Salah. Tentavo di sopperire quella che è la botta fisica che ha la Juventus nelle partite, soprattutto nel primo tempo. Volevamo far scorrere un po’ di minuti per poi mettere un po’ di qualità. Questo ci veniva un po’ imposta visto che Salah non stava benissimo, anche perché poi lui nel secondo tempo non ha giocato benissimo nonostante avesse la metà campo libera. Gerson la palla su di se l’ha retta, non ha mai sofferto Alex Sandro su quella fascia lì. Poi quando cambia il risultato cambia anche l’analisi della partita, io volevo arrivare al 50′ senza subire poi cominciare a ragionare in maniera diversa. Se avessi fatto diversamente avremmo sofferto ancora di più, perché le qualità di quelli che avrei messo non avevano la giusta intensità e impatto fisico. I duelli fisici fanno la differenza.

Cosa manca alla Roma per giocarsi lo scudetto?
Secondo me ci sono anche altre squadre oltre alla Roma che sono competitive. Poi noi dobbiamo fare il nostro, la Juventus però arrivava con una quadratura di squadra più solida. Noi abbiamo giocato due o tre partite ultimamente e ci si è infortunato qualche giocatore: Peres non si è mai allenato in settimana, poi siamo stati costretti a fargli fare questi 5 minuti finali. Salah si è allenato ieri 10 minuti con la squadra. Non avevamo la squadra nella migliore delle condizioni. E’ chiaro che poi la mia scelta è stata legata dalla forza fisica della Juventus, noi non sappiamo lottare come fanno loro, abbiamo altre caratteristiche. Potevamo comandare la partita con la velocità del gioco e di comandare la partita, ma i primi 30 minuti sono stati fisici e loro hanno imposto il gioco. Questo è quello che ci manca per essere come loro. Le qualità ce l’abbiamo però poi quando ce da lottare forte e ti saltano addosso troviamo fatica a partire da dietro. I palloni non li teniamo. Per esempio alla fine Dybala tiene la palla alla bandierina su Rudiger, per Salah invece è più difficile tenerla, lui ha altre qualità. Non si può sempre giocare negli spazi.

Il gol?
Manolas è andato in copertura sul taglio di Fazio, poi Higuain ha sfruttato quello spazio che si è creato. Se Manolas rimane in piedi forse riesce a coprire il tiro.

Lo scudetto è ancora aperto?
Per me è aperto fino all’anno prossimo. Il discorso dello scudetto sarà aperto fino a quando non c’è la matematica. Nessuno dice che si arrende prima di essere un prigioniere.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Cosa è mancato nell’approccio?
Non lo so, è tanto che non giocavo qui. Abbiamo subito un po’ questo impatto fisico dentro la partita e dovevamo cercare di gestire di più, di iniziare l’azione senza andare a cercare subito di fargli un assist dal punto di vista di loro ricerca. Non ci riesci perché ti salti addosso, un giocatore come Mandzukic.

Si immagina così la partita?
Noi siamo stati bravi a soffocarli nel secondo tempo. Ad accettare l’uno contro uno sulla linea difensiva e andargli a togliere lo spazio avanzando e non arretrando mai. Se fossimo stati più fortunati o se avessimo avuto più scelta. Non abbiamo creato tantissimo dal punto di vista delle idee e dal punto di vista di forza siamo stati più sfortunati.

Che significa questo +7?
Tanto, hanno la gestione più facile quando poi si vanno ad ammucchiare e si gioca ogni 2 giorni. Hanno una rosa per affrontare con tranquillità il futuro. Questo risultato dà forza. Abbiamo fatto però bene, c’è mancato quel qualcosa che loro sanno sfruttare. Hanno una grande continuità, chi deve battersela con loro ogni tanto si abbassa e non riesce ad essere cattivi nella ricerca del risultato.

SPALLETTI A ROMA TV

Come analizza la partita?
Il primo tempo ci è mancato impatto dal punto di vista di forza come si temeva. Nel secondo tempo ci è mancata qualche scelta di qualità sopratutto quando siamo riusciti a chiuderli e abbiamo soffocato ogni ripartenza. Svanite quelle due o tre occasioni diventa tutto più difficile perché si sono chiusi e da un punto di vista di spazio se ne trova poco.

Ci manca qualcosa in alcune situazioni?
Dal punto di vista fisico loro sono forti, nel carattere sono fortissimi, sono proprio caratteristiche individuali che hanno. Nei contrasti entrano sempre in un certo modo e poi quando gli si apre l’opportunità loro sfruttano il massimo.

Gerson era per creare più densità?
Era quella partita, serviva la palla addosso e reggerla. Salah non avrebbe potuto giocare 90 minuti, El Shaarawy si ma sia lui che Perotti a destra non si esprimono al massimo e sono preoccupati come nell’ultima partita contro il Milan. Per cui c’erano queste componenti. Gerson non ha fatto male, non abbiamo subito una situazione di Alex Sandro dalla sinistra, che era il loro più pericoloso dal punto di vista di spinta. Non ha fatto grandissima qualità e poi l’ho tolto perché era ammonito e il risultato era cambiato, sullo 0-0 sarebbe rimasto in campo. C’era da fare qualcosa di più, sono le scelte.

Occasione persa? Si poteva fare qualcosa in più?
Per noi sono sempre occasioni perse quando non si riesce a portare a casa il risultato, perché dobbiamo ambire a tutti questi risultati. C’è poco da fare, occasione persa ogni volta che si perde.

Roma comunque con personalità nonostante il risultato.
Si, noi sopratutto quando abbiamo tentato l’assalto abbiamo fatto bene. Se loro in quelle occasioni fossero usciti con la palla in maniera corretta si sarebbero aperte delle praterie come è stato un po’ nelle ultime due occasioni. Siamo stati attenti e determinati nell’andare a mordere e pressare e abbiamo sempre recuperato. Complessivamente abbiamo fatto benino, però loro ci mettono sempre qualcosina in più.

SPALLETTI ALLA RAI

La formazione iniziale?
Ha sorpreso poco e se aveste vissuto con i problemi di questa settimana risultava capibile. Se si analizzano i primo 20 minuti, si completano le analisi. Abbiamo preso gol sulla fisicità della Juventus. Gli altri hanno qualità diverse con Gerson avremmo dovuto giocare in maniera diversa. Salah non poteva fare tutta la partita.

Come ne esce la Roma?
Se ne esce con il dispiacere, il rammarico, abbiamo avuto due-tre occasioni per pareggiarla, non dico che loro non hanno meritato, se ne esce riordinando le idee, si fanno alcune analisi, si vede quelle davanti, quando non ci sono più ci si guarda indietro col pericolo di essere superati.

Fraseggio con meno qualità?
Nel secondo tempo quando sono stati costretti ad abbassarci, abbiamo avuto la possibilità di gestire il gioco ma senza mostrare qualità. La Juve aveva esaurito la forza fisica iniziale, abbiamo soffocato le loro ripartenze ma abbiamo evidenziato qualche scelta meno qualitativa rispetto di altre volte. Possiamo fare di più, mi aspettavo anche io qualche giocata di più con Salah, Dzeko, El Shaarawy, Perotti ma dobbiamo migliorare.

Mercato di gennaio?
Stiamo guardando, ci saranno periodi in cui giocheremo partite ogni due giorni, di cose ce sono molte, il centrocampista è il ruolo che guardiamo di più.

Rincon?
È un buon calciatore, lo conosco poco, ci sono quelli specializzati che vi possono rispondere meglio.

Intimoriti all’inizio?
Dovevamo fare meglio nei 15 minuti iniziali, abbiamo mosso palla in maniera rugginosa, dovevamo iniziare l’azione con più qualità ma le scelte di Allegri con questo impatto fisico ti creano preoccupazione e per questo hanno segnato.

La Roma patisce le gare importanti?
Abbiamo reagito bene ma dovevamo fare bene fin da subito. La Juve ha fatto qualcosa di più all’inizio e ci ha creato qualche problema. Non siamo come la Juventus, loro riescono a mantenere questa costanza di risultati, noi ci prendiamo queste pause di riflessioni e perdiamo quei tre-quattro punti.

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