Spalletti dice Szczesny

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Il Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – E’ uno dei protagonisti di questo finale di campionato. Wojciech Szczesny è stato determinante a Genova per la vittoria che tiene in corsa la Roma nella corsa al secondo posto. Contro il Genoa ha fatto due sole parate, la prima sul tiro di Suso nel primo tempo, ma soprattutto quella su Capel alla fine è stata straordinaria. Ha fatto una lettura pazzesca dell’azione, ha avuto un coraggio incredibile nell’uscita. Spalletti vuole lui. Vuole che sia lui il titolare nella prossima stagione. E Szczesny vuole restare alla Roma. Si trova bene, nel suo habitat ideale e ha scelto Roma per sposarsi. Lo farà tra pochi giorni, sabato 21, appena finito il campionato e prima di partire per l’Europeo. Ha scelto una chiesa in centro. Pochi invitati e una bella festa. Szczesny fino a poco tempo fa era sicuro di restare in giallorosso per un altro anno, ma negli ultimi giorni ha perso qualche certezza. Lui con l’Arsenal ha già parlato, ha chiesto ufficialmente di poter restare un altro anno a Roma, pur sapendo che poi il suo futuro sarà lì. Il club inglese non fa grandi difficoltà, ma certamente non parteciperebbe all’ingaggio come ha fatto quest’anno. Quindi trattenere Szczesny avrebbe un costo importante per la Roma, perché il portiere guadagna tre milioni all’anno netti. Ma questo è quello che chiede Spalletti e la società vuole accontentarlo. Sabatini aveva preso Alisson prima che arrivasse il tecnico toscano. Adesso ci si interroga sul futuro del brasiliano. Molto dipenderà dall’epilogo del campionato. In caso di secondo posto sarà più facile un investimento sul portiere polacco. Ma Szczesny non vuole tornare oggi all’Arsenal, dove farebbe la riserva a Cech. Magari andrebbe da un’altra parte. Un’altra esperienza per crescere ancora, giocando con continuità. Per costruirsi il suo spazio anche in Nazionale. Insidia il più esperto Fabianski per il ruolo di titolare all’Europeo. Anche il commissario tecnico della Polonia e l’allenatore dei portieri preferiscono che resti alla Roma per completare la sua crescita.

DOTI – Szczesny ha una qualità fondamentale per un portiere: una forte personalità. Inoltre è molto freddo e concentrato in partita. In questo anno alla Roma, sotto la guida di Guido Nanni, è migliorato nel posizionamento tra i pali, in Inghilterra si tende spesso a stare fuori dalla porta. Ha lavorato molto sulle uscite basse e negli interventi a terra. E’ uno che non si tira mai indietro, un grande professionista che vuole sempre perfezionarsi. Nelle uscite alte era già predisposto e se la cava molto bene anche con i piedi. A 26 anni ha già tanta esperienza, anche a livello internazionale. I trascorsi all’Arsenal lo hanno formato anche nei rapporti e con gli altri portieri alla Roma ha creato un feeling particolare, c’è un ottimo gruppo di lavoro coordinato da Nanni.

CARATTERE – Szczesny ha legato molto con tutti i suoi compagni, in particolare con Nainggolan, si è subito inserito nello spogliatoio. Parla inglese ma capisce bene l’italiano. E’ riuscito ad andare d’accordo con tutti sin dall’inizio. Spalletti gli ha già detto che punta su di lui. Lo sprona sempre durante gli allenamenti, in partita lo sollecita. All’inizio Szczesny ha avuto bisogno di un po’ di tempo per capire i modi a volte duri del tecnico toscano. Ma ora c’è un grande feeling. Un rapporto che non può interrompersi a fine stagione. Al tecnico piacciono la sua sicurezza tra i pali, il carattere tranquillo, il sangue freddo che dimostra anche nelle situazioni più difficili. Szczesny non soffre le pressioni, non avverte alcune preoccupazione durante i novanta minuti. Sabatini deve riparlare con l’Arsenal a fine campionato, tra una decina di giorni. La disponibilità già c’è, va messa a punto la modalità per un altro anno di prestito. E’ quello che vuole Szczesny.

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