Spalletti: «Cara Juve qui facciamo sul serio»

Corriere Dello Sport (R.Maida) – «Noi facciamo sul serio». Lo dice così, scandendo bene le parole, per enfatizzare il concetto che non si legge eppure si capisce bene: la Roma non si nasconde, come ha sottolineato Allegri, la Roma spera più che mai nella rincorsa alla Juve. Luciano Spalletti accetta la sfida, a costo di accendere le aspettative popolari: «Anche la nostra gente si è accorta che siamo una squadra seria ed è pronta a sostenerci».

AGGIUNTE – Se poi il mercato gli portasse Defrel, come è possibile, le prospettive per lo sprint finale del campionato diventerebbero ancora più intriganti: «Noi siamo già competitivi adesso. Però in un ciclo di tante partite può capitarci qualche infortunio, magari nello stesso reparto, e allora una rosa che sembra sufficiente non sarà più così ampia. Se dovesse succedere qualcosa, perché non dovremmo approfittare di questo momento per metterci a posto». Quindi, sì al rinforzo purché dia davvero un contributo immediato: «Serve un calciatore che sia pronto per i livelli di una grande squadra come la Roma. Altrimenti restiamo pure così. Vorremmo un calciatore che possa essere decisivo anche in dieci minuti».

INTERSCAMBIO – La Roma ha vinto cinque partite su cinque senza Salah. E senza prendere gol. Anche con Manolas fuori causa, ha sempre vinto. E’ il sintomo di un gruppo che ha acquisito solidità a prescindere dai singoli: «Era il nostro obiettivo iniziale, guidare un organico che contenesse tanti calciatori forti ma non troppi, per poterli sfruttare tutti. Ma non bisogna fermarsi, continuare a lavorare come stiamo facendo, a cominciare dalla partita con il Cagliari: siamo cresciuti rispetto all’andata, quando ci siamo fatti raggiungere sul 2-2, ma anche quell’esperienza ci è stata utile per migliorare».

MEZZOCAMMINO – Usa l’ironia per commentare le parole di Walter Sabatini al Venerdì di Repubblica a proposito dei quattro centri di potere che orienterebbero le strategie della Roma: «Veramente sarebbero cinque oltre a Boston, Roma, Londra e alla Spagna (allusione al possibile ingaggio del direttore sportivo del Siviglia Monchi, ndr). C’è anche via di Mezzocammino, dove abita Walter…». E’ una strada così chiamata perché taglia perpendicolarmente, a metà dei chilometri, il percorso tra il centro di Roma e il mare di Ostia. «Ma il centro importante è quello della squadra continua Spalletti -, l’impegno quotidiano nello spogliatoio. Dobbiamo riconoscere i privilegi che abbiamo perché i lavori veramente difficili sono altri: penso a chi sta aiutando le persone che soffrono a Rigopiano, loro meritano un nostro pensiero anche in occasione della partita con il Cagliari».

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti