Skrypnyk: “Il mio Zorya non parte battuto a Roma”

Corriere dello Sport (G. Marota) – In ucraino traducono il concetto italianissimo di “alzare l’asticella” con una frase abbastanza curiosa, ma significativa: “Dobbiamo saltare sopra le nostre teste”. Significa, appunto, gettare il cuore oltre l’ostacolo in una situazione difficilissima.

L’allenatore dello Zorya Lugansk, Viktor Skrypnyk, ha mandato questo messaggio alla squadra nella conferenza stampa di ieri allo stadio Olimpico. Su questo campo i suoi ragazzi proveranno a giocarsi una difficilissima qualificazione: servirà una vittoria per superare la Roma e mettersi in scia del Bodo Glimt, avversario che gli ucraini affronteranno nell’ultimo match casalingo. Per capire la portata dell’impresa da completare stasera basta dare un’occhiata al ranking Uefa: la Roma è tredicesima, gli ucraini sono al novantunesimo posto.

Nella partita d’andata abbiamo conosciuto la forza della Roma – ha spiegato il tecnico alla vigilia del match – certamente la squadra di Mourinho è favorita, ma la classifica ci dà coraggio. Non sarebbe giusto nei nostri confronti pensare che partiamo già battuti. Giocheremo in uno stadio bellissimo e con dei tifosi caldissimi, vogliamo fare bella figura e portare in alto la bandiera dell’Ucraina“.

L’ottimismo c’è, il patriottismo pure, ma l’infermeria piena (Shevchenko, Alefirenko, Zahedi, Nazaryna, Kabaev, Kochergin sono fuori per infortunio) è un problema mica di poco conto. E in panchina, contro la Roma, andranno solamente 5 calciatori. “Mancheranno tanti titolari – ha aggiunto Skrypnyk – ma possiamo farcela“.

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