Show e topiche

Corriere della Sera (C. Passerini)Gol, spettacolo e polemiche nel derby delle proprietà made in Usa, per un pareggio che alla fine lascia un senso di amaro più al Milan che alla Roma. Tre volte in vantaggio e tre volte riacchiappati, i rossoneri di Pioli conquistano un punto che comunque consente loro di allungare ulteriormente la classifica, portando a più due il distacco sulle prime inseguitrici Napoli e Sassuolo. Risultato che dà una scossa alla Roma, che ha avuto il merito di crederci fino alla fine. Le scelte di formazione mettono subito in chiaro che gli esperimenti sono rinviati. Pioli si affida a tutti i suoi titolari, incluso Calhanoglu, protagonista di un rientro lampo dopo la distorsione alla caviglia. Fonseca recupera Mancini, che ha come compito principale la marcatura di Ibrahimovic. Una strategia chiara: chili e centimetri per provare a fermare lo svedese, ma che va subito in tilt, quando dopo nemmeno due minuti la difesa si fa sorprendere da un lancio di Leao per Ibra, che anticipa Mirante e mette dentro. Il più vivo della Roma è Dzeko: è lui a riacchiappare la partita con un colpo di testa su corner di Pellegrini, sfruttando un’uscita sbagliata di Tatarusanu e una marcatura larga di Romagnoli. Protagonista diventa Mirante, che le prende tutte, non però il destro col quale Saelemaekers all’alba della ripresa riporta avanti il Milan. Poi ci si mette l’arbitro Giacomelli, in serata stortissima, a concedere due rigori inesistenti, uno per parte, il secondo come chiara compensazione per il primo. Poi a sei minuti dal 90′, su un corner, Ibra liscia una palla che finisce a Kumbulla per il pari finale.

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