La Repubblica (M.Juric) – È bastato uno scatto di 20 metri, interrotto bruscamente prima di ricevere il pallone. Tac. Dolore alla coscia e braccio alzato in direzione della panchina. Cambio. E i fantasmi che riaffiorano. La seconda partita consecutiva da titolare di Renato Sanches è durata 25 minuti prima della sostituzione con Paredes. La Roma vince contro lo Sheriff Tiraspol grazie alla coppia d’oro Dybala Lukaku. Con la cartolina delsecondo gol che fa sognare tutti i tifosi. La Joya inventa, il belga segna. Quattro gol in due partite e seconda vittoria consecutiva.

Ma a preoccupare i tifosi giallorossi è la ricaduta del centrocampista portoghese, al secondo infortunio muscolare in meno di un mese. E con soli 95’ di calcio giocato nelle gambe. Un percorso ad ostacoli che assomiglia tanto all’inizio di un calvario che tutti a Trigoria sperano di scacciare. Ma dopo i 25’ giocati all’esordio contro la Salernitana era arrivato lo strappo alla coscia che lo aveva fermato per oltre quindici giorni. Domenica scorsa il ritorno in campo da titolare.

Un nuovo esordio «forse troppo accelerato», come ammesso da Mou, causa infortunio di Aouar. La risposta però era sembrata positiva. Un tempo di qualità condito anche dal primo gol. Tutto secondo programma. Allenamento e gestione oculata, con l’obiettivo di riabituare i muscoli ad essere un calciatore e non un lungodegente di fisioterapia. Anche perché la scommessa di mercato di Tiago Pinto si basava proprio su questo aspetto: «Mi fido dei nostri medici, lo recupereremo».

Detto e non fatto. Almeno da José Mourinho che a Tiraspol ha voluto rischiare, schierando Sanches per la seconda volta dal 1’. Per testare le sue condizioni e schierare la miglior formazione possibile. Un errore, visto che lo stesso portoghese è stato costretto ad alzare bandiera bianca al primo accenno di scatto. Oggi si attendono i risultati degli esami che il calciatore effettuerà a Trigoria al ritorno dalla Moldavia.