Serbi, polacchi: ultrà da mezza Europa a Roma. Attenzione altissima

Corriere dello Sport (F.M. Splendore) – Chiamatela pure la nuova emergenza del tifo ultrà e delle violenze scatenate dalle sue frange più estreme, anche attraverso vere e proprie azioni criminali: è la rete internazionale di rapporti o rivalità accesissime ad alimentare tutto questo, una rete che si interseca con gli eventi sportivi, trasformati quasi in pretesti per regolamenti di conti, anche trasversali.

Sotto questo aspetto sono attese presenze da Sofia (Levski), Madrid (Real) e Cracovia (Wisla), sempre legate al mondo biancoceleste, mentre per sostenere la sponda giallorossa arriveranno da Zagabria (Dinamo), Atene (Panathinaikos) e ancora Madrid (ma sponda Atletico).

Da ieri sono giunte segnalazioni su una presenza serba che dentro questa cornice (ricordiamo lo sgarbo degli ultrà della Stella Rossa verso il gruppo storico romanista dei Fedayn con il furto dello striscione e l’aggressione in zona piazza Mancini) può rendere il clima ancora più incandescente. Serbi e polacchi insieme, mettono pensiero.

Il ministro dell’Interno Piantedosi l’altro ieri ha chiesto attenzione massima, le forze dell’ordine in campo (numericamente parliamo di un migliaio di unità) stanno lavorando in tale senso e su più fronti, alimentando le relazioni internazionali attraverso la Digos della Questura di Roma e la rete di informazioni del Cnims del Dipartimento della pubblica sicurezza, lavorando a fondo sul territorio circostante lo stadio e le aree considerate più calde con le pianificazioni del Gos.

Le ultime informazioni hanno consigliato un potenziamento dei servizi nell’area calda di piazza Mancini. L’orario delle 18 (c’è ancora luce) dovrebbe agevolare il controllo dell’afflusso.

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