Scudetto d’estate. Sorride la Roma, beffata la Juve. E il Milan decolla

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La Gazzetta dello Sport (G.Guglielmi) – La Lega dell’Estate ha detto «no»: niente gavettoni sulla classifica. E così anche sotto l’ombrellone comandano sempre loro: Roma, Juventus e Napoli. Insomma, non ci resta che il sudoku. Perché il campionato estivo non lascia spazio ad anagrammi di fantasia e si risolve (quasi) come era finito quello vero. In riva alla Serie A che inizia oggi la fascia di miss Estate se l’è aggiudicata la Roma, che arriva a pari punti con la Juventus ma in fatto di gol segnati (12) sfila davanti ai bianconeri (10). Il Napoli, invece, ha solo spostato il lettino in terza fila. Niente stelle cadenti – Pescara? Bologna? Crotone? – sopra il tetto della classifica.

L’INGAGGIO – Come quando le maestre controllavano i compiti delle vacanze, così la Gazzetta si è divertita a setacciare i risultati dei 20 alunni del campionato. Regole severe, ma non troppo: una vittoria contro un top team o una squadra di Serie A porta più punti rispetto a una goleada contro un avversario di Lega Pro; le partite contro i dilettanti non contano in termini di punteggio; viene invece punita una sconfitta contro una squadra di categoria inferiore. I criteri utilizzati sono incasellati nella tabella di questa pagina, ma il concetto è: per non fare differenze tra chi ha giocato poco (come Sassuolo e Crotone) e chi ha giocato molto (come Chievo e Udinese) abbiamo attribuito un punteggio a ogni gara e calcolato la media punti a partita. Il risultato è una classifica vera, con uno pseudo-scudetto, una zona Europa e una retrocessione. La Roma campione risveglia la memoria: i due punti a partita, moltiplicati per le 38 giornate, porterebbero a un campionato da 76. Con quei punti in tasca, nel 2002-2003, sarebbe passata davanti alla Juventus, ferma a 72.

TESTA A TESTA – «Noi vogliamo vincerle tutte. Non scegliamo nulla se non la vittoria», ha detto ieri Luciano Spalletti da Roma. Il concetto era già chiaro il 13 luglio allo stadio Pineta, dove la Roma ha ballato al ritmo di 16-0 sul Pinzolo. Poi ha alzato il livello: Terek Grozny, Liverpool e Montreal Impact. Nemmeno con il fuso orario della tournée americana i giallorossi hanno sbagliato un passo. Per concludere, l’aria di casa (Latina e Unicusano Fondi) ha gonfiato i polmoni di Edin Dzeko che è corso a prendersi il titolo di capocannoniere. La Roma è stata la migliore squadra dell’estate per il nostro gioco e nella realtà: ha saputo solo vincere. La Juventus è scivolata su due pareggi (1-1 al 90° con il Melbourne e 2-2 con l’Espanyol riacciuffato grazie a Dybala): bucce di banana se si pensa a come aveva iniziato per davvero la scorsa stagione. Per il sesto scudetto di fila, magari si farà anche a meno del cesto di frutta in spogliatoio. Sai mai…

VIAGGIO IN EUROPA – Vincenzo Montella, intanto, ha fatto decollare il suo Aeroplanino anche senza benzina «nuova». Mercato in stand-by? Lui ha riletto l’arte del «fai da te» e ha messo in piedi una squadra da Europa League estiva. Sull’altra sponda del Naviglio, poi, c’è stato un bel via vai: via Mancini (risoluzione consensuale del contratto), dentro De Boer. Nel mezzo: una vittoria, due pareggi e quattro sconfitte. Al Thomond Park di Limerick, nella campagna irlandese, la prima vittoria del nuovo corso. Che però non è bastata per raggiungere le zone che contano, là dove il Sassuolo lo scorso anno è arrivato per davvero. L’estate di Di Francesco è iniziata che i pomodori non erano ancora maturi: quattro «veri» test da 90’ e poi subito ai playoff di Europa League. La stessa aria respirata in queste settimane da Cagliari (neopromossa), Udinese e Torino. Un trittico inedito con vista sulla Coppa.

SEGNO MENO – Chievo e Crotone chiudono il campionato dell’estate con il segno meno davanti. Come in borsa, solo che la perdita qui varrebbe la retrocessione (assieme all’Empoli). Dopo la sconfitta per 2-0 contro l’Atletico Madrid, Davide Nicola ha detto: «Abbiamo fatto un’amichevole stimolante e molto utile, peccato averne fatte poche di questo valore perché così ci si rende conto della categoria che andremo ad affrontare». In effetti, Real Fondo Gesù, Roccabernarda e Roccella sono fatte della stessa sostanza dell’autostima. Tanto che l’intercessione del Real Fondo Gesù è valsa un goloso 20-0: benedetto record stagionale.

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