Schick: “Sto bene e sono pronto per giocare. Non vedo l’ora di indossare la maglia della Roma. Abbiamo grandi ambizioni” – FOTO e VIDEO

Pagine Romaniste (da Trigoria F.Biafora) – Patrik Schick, accompagnato dal direttore sportivo giallorosso Monchi, risponderà alle domande dei cronisti nella conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore della Roma. Queste le sue parole:

Monchi: “Buonasera, è l’ultima presentazione di un calciatore in questo mercato, non ci saranno altri giocatori che arriveranno. Dopo molti anni da direttore sportivo, la maggior parte dei quali fatti al Siviglia, è una delle operazione di cui sono più soddisfatto, felice ed orgoglioso. Prima di tutto per aver portato alla Roma un giocatore magnifico, ma in particolare per aver ricevuto il sostegno della società e la disponibilità e la voglia di venire espressa dal calciatore. Sono soddisfatto sia a livello di club sia personale”.

A Schick: Ti senti pronto per scendere in campo?
Sì, sto bene e sono pronto per giocare la mia prima partita.

A Monchi: Che cosa l’ha spinta a scegliere Schick? Come avete battuto la concorrenza?
Quello che mi ha spinto ad acquistare Patrik è il fatto che è un magnifico calciatore. I buoni giocatori trovano sempre spazio nelle squadre che hanno ambizioni importanti. Per battere la concorrenza delle altre squadre c’è stato un lavoro collettivo: dall’allenatore a Totti, dalla società con Baldissoni a me. Abbiamo lavorato molto per offrire a Patrik il miglior prodotto possibile e lui lo ha ritenuto adeguato alle sue esigenze per il futuro.

A Schick: Che serata ti aspetti venerdì sera contro la Chapecoense?
Si, sarà il mio primo match in maglia giallorossa. Non vedo l’ora di indossare questa maglia e di avere un contatto con i tifosi dopo che mi hanno accolto all’aeroporto, è stato emozionante.

A Monchi: Che significato ha la partita di venerdì con la Chapecoense?
Credo che sarà una partita piena di sentimenti, speriamo possa essere un grande omaggio al calcio brasiliano e a tutte le persone che hanno perso la vita in quel tragico incidente. È un gesto che fa onore alla Roma, sia alla società che a tutte le persone che la compongono. Il calcio ha bisogno anche di momenti come questo.

A Schick: Avete il dovere di puntare allo scudetto?
La Roma arriva da un secondo posto e sono arrivati diversi nuovi calciatori, è una squadra con grandi ambizioni. Speriamo di fare una grande stagione.

A Monchi: Ci può fare un punto della situazione su Gyomber, Castan, Tumminello e Vainqueur?
Sono situazioni differenti. In questo momento il lavoro più difficile è per la partenza di Gyomber e Vainquer. Per Tumminello stiamo studiando con tranquillità una soluzione, il calciatore potrebbe anche rimanere qui visto che piace al mister. Se dovessimo trovare una soluzione di mercato che garantirebbe una crescita per il ragazzo la valuteremo perché il calciatore è molto importante per la società. Il caso di Castan è diverso: se non troveremo un club di gradimento sia per la società che per il calciatore resterà a Trigoria.

A Schick: Sei stato l’uomo del mercato italiano. Vuoi raccontarci un po’ la tua verità su come sono andate le cose? Sono veri i dubbi che avevi?
Quello che è successo con la Juve ormai è accaduto. Non voglio parlare di quello, è il calcio. Sono contento di essere qui oggi. Mai nei giorni passati ho rilasciato delle interviste per esprimere il mio gradimento e per quelli che fossero i miei progetti. Dopo la fine dell’Europeo U21 non ho mai rilasciato interviste, mai espresso delle preferenze. Non c’è differenza fra Juventus e Roma, sono due grandi club con grandi ambizioni e inoltre ho sempre nutrito simpatia per i colori giallorossi. Mi piace questo stile di gioco.

A Monchi: Ci può spiegare perché non si è arrivati a Mahrez?
La risposta è molto semplice: non puoi comprare qualcosa da qualcuno che non vuole vendere. E’ assolutamente indifferente quello che offri. Arrivi ad un punto in cui smetti di trattare.

A Schick: Senti pressione ad essere l’acquisto più caro della storia della Roma?
Ne sono a conoscenza, ma è una domanda da rivolgere al direttore. Io mi preoccupo di giocare a calcio, sono felice di essere qui e mi preoccupo solo di giocare.

A Monchi: Ha detto varie volte che la priorità era un esterno, visti gli arrivi di Defrel e Schick possiamo dire che Florenzi sarà l’esterno della stagione?
Svelo un piccolo segreto di cui Patrik è a conoscenza. Il primo viaggio che ho effettuato fuori da Roma, precisamente a Milano, è stato circa due mesi fa e l’ho fatto per intavolare una trattativa per Schick. Questo significa che Patrik è sempre stato una nostra ossessione. È anche vero che in quel momento, per circostanze esterne alla Roma, la Juventus era la prima opzione per Schick. Non vorrei entrare nella questione tattica dei moduli di gioco, se fosse opportuno o meno cambiare sistema tattico, perché il mio ruolo è quello di dare i calciatori migliori possibile all’allenatore e lì finisce il mio compito tecnico, mentre inizia quello dell’allenatore. Ritengo che ci sia spazio per tutti: Schick, Defrel, Under, Florenzi e Dzeko. Fortunatamente abbiamo l’allenatore migliore possibile per mandarli in campo e schierarli.

A Schick: Puoi ricoprire il ruolo di esterno? Lo hai fatto in Nazionale?
No, non è vero perché in Nazionale ho sempre giocato da centravanti. Inoltre è il ruolo che prediligo. Non ho problemi a giocare sulla destra, sono mancino e tendo ad accentrarmi.

A Monchi: Dunque non c’è la necessità di prendere un altro difensore centrale?
Tutte le decisioni prese in questo periodo di mercato sono state analizzate e discusse col mister, non ho scelto niente in solitudine. Ho collaborato splendidamente con Eusebio, anche su questa decisione. Tutte le rose possono essere migliorate, ma bisogna avere gli strumenti finanziari per farlo. La Roma ha fatto un grande sforzo per le proprie possibilità, ha agito in maniere sensata facendo il massimo di quello che poteva per le proprie possibilità, sono pienamente soddisfatto. Ripeto tutte le squadre sono migliorabili, anche il Barcellona di Cruijff o quello di Guardiola, ma anche il Real Madrid di Zidane. Sono pienamente soddisfatto.

A Schick: Cosa vi siete scritti con Totti? Quanto ha influito su questa trattativa?
Sì, è vero. Ho ricevuto un messaggio da Francesco, ma è un messaggio privato e resterà tale, è un nostro segreto (ride, ndr).

A Monchi: Anche il mercato in uscita è finito?El Shaarawy resterà alla Roma senza dubbio?
Sì, non c’è nessuna offerta.

A Schick: Qual è la tua posizione sul Var? Che impatto avrà sul mondo del calcio?
Non credo che la mia opinione conti così tanto. Ritengo che la tecnologia, la Var in specifico, possa contribuire ad aiutare a prendere le decisioni migliori. Chiaramente non dipende da me.

A Monchi: In passato le è capitato di portare a termine operazioni così articolate come quella di Schick?
No, è stata un’operazione abbastanza complessa, ma che siamo stati capaci di immaginare e concepire per incastrare le nostre esigenze con quelle della Sampdoria per portare qui il calciatore.

A Schick: Giampaolo ha detto che le aveva consigliato di non andare a fare l’ala alla Roma, tu avevi già deciso?
Non so esattamente cosa abbia detto, è possibile che lo abbia fatto, ma è una mia scelta, avevo deciso di venire alla Roma.

A Monchi: Che voto darebbe al mercato della Roma?
Non sarei molto obiettivo (ride, ndr). Sono contento, ma non pienamente, sono una persona ambiziosa per natura. Voglio avere delle attenuanti, perché il mercato non inizia a giugno, il prossimo mercato estivo inizierà a settembre, io sono arrivato alla Roma a marzo-aprile. Il voto? Sufficiente, più che sufficiente, ma dovrò studiare di più il prossimo anno.

A Schick: Ti inorgoglisce il paragone con Dybala? Hai l’obiettivo di indossare la maglia numero 10 della Roma?
Tutti sanno che Dybala è un top player di classe mondiale. E’ un bel paragone, ma siamo diversi. Sulla 10 dico che Totti è unico e nessuno sarà mai come lui. Io sono Schick (ride, ndr).

A Schick: C’è un motivo particolare per la scelta della maglia 14?
Il numero 14 lo avevo nella Nazionale Under 21 e ho segnato molti gol con questo numero di maglia. Quando mi sono trasferito alla Sampdoria era libero e quindi ho deciso di prenderlo. Avendo fatto una buona stagione alla Samp l’ho scelto anche qui. Continuo con questa tradizione. E’ il mio numero fortunato.

A Monchi: Si può dire che nel parziale di questo mercato Monchi batte Sabatini 2-0? Avete preso voi sia Schick che Karsdorp…
No, mi resta molto lavoro da fare per avvicinarmi alle capacità e alle conoscenze di Walter. Non è un duello Sabatini vs Monchi. Auspico di raggiungere, un giorno, il livello di Walter nel mercato italiano.

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