Scandalo calcioscommesse, 17 gli arrestati. Anche Doni e Sartor nei guai

Torna al centro dell’attenzione lo scandalo legato al calcioscommesse. Da questa mattina all’alba gli investigatori delle Squadre Mobili di Cremona, Brescia, Bologna e del Servizio Centrale Operativo stanno eseguendo 17 provvedimenti restrittivi nei confronti di soggetti appartenenti ad una organizzazione transnazionale dedita alla combine di partite di calcio e attiva in Italia e in diversi Stati esteri. Tra i destinatari di tali provvedimenti sono presenti anche giocatori ed ex-giocatori italiani. Come riporta Adnkronos, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni, già sospeso dall’attività agonistica per tre anni da parte della giustizia sportiva. Il giocatore della formazione bergamasca, assieme ad altri due indagati, Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento balneare a Cervia) e Nicola Santoni, ex preparatore atletico del Ravenna Calcio, sarebbe coinvolto nella combine di due partite dell’Atalanta del campionato di serie B della scorsa stagione. Nell’ambito dell’inchiesta diretta dal procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, i provvedimenti restrittivi emessi dal gip Guido Salvini riguardano, tra gli altri, Carlo Gervasoni (calciatore del Piacenza, allo stato sospeso dall’attività agonistica), Filippo Carobbio (calciatore dello Spezia), Alessandro Zamperini (ex calciatore di serie B e Lega Pro) e Luigi Sartor (ex giocatore di Parma, Vicenza, Inter e Roma).

Ci sarebbero anche tre gare della serie A 2010-11 tra le sfide implicate nelle indagini. Secondo quanto comunicato dall’Ansa le partite Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Napoli-Sampdoria, su cui sono ancora in corso accertamenti, sarebbero state alterate dall’organizzazione.

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