Corriere della Sera (G. Piacentini) – L’obiettivo è riuscire a chiudere entro i primi giorni della settimana, per portare immediatamente Gianluca Scamacca alla Roma ed evitare fastidiose (e pericolose) intromissioni dell’ultimo momento. Che ci sono state, anche se il patto di ferro tra Tiago Pinto e il centravanti cresciuto a Trigoria resiste: non passa giorno in cui Scamacca non chieda informazioni al general manager giallorosso, ricevendo rassicurazioni sulla volontà della Roma di riportarlo a casa.

Ora però è il momento di chiudere con il West Ham, e per farlo Pinto ha bisogno dell’okay definitivo della proprietà: per questo, quando partirà per Londra (ossia nelle prossime ore) lo farà per chiudere. L’Inter è una di quelle squadre che ha fatto un tentativo, così come il Milan. Ad entrambe, però, Scamacca ha risposto di aver dato la sua parola alla Roma perché “al cuore non si comanda”, e il suo gli dice di tornare a Trigoria. Una scelta che non è per niente condivisa da Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo che ha avuto un ruolo importante nel rilancio di Scamacca nel calcio italiano dopo l’esperienza in Olanda.

Al momento a Trigoria non è previsto il piano B, per quanto riguarda l’attaccante, anche se il nome di Alvaro Morata resta sempre sul taccuino di Pinto. Piace Lucas Beltran, attaccante argentino (con passaporto italiano) classe 2001 ma costa tanto: il River Plate lo valuta 20 milioni più bonus e ha rifiutato un’offerta di 16 milioni della Fiorentina. A mezzanotte scadrà la clausola rescissoria di Paulo Dybala: l’argentino rimarrà alla Roma, e solo dopo la fine del mercato discuterà il rinnovo del contratto.