Sannino: “Totti è straordinario, fa una storia a sé. Spalletti ha caricato i giocatori per il derby, con loro ha un rapporto importante”

Giuseppe Sannino, ex tecnico di Palermo e Chievo, ha parlato ai microfoni della Signora in Giallorosso in onda su Tele Radio Stereo 92.7. Ecco le sue parole:

Meritata la vittoria della Panchina d’Oro di Sarri?
Ha sempre fatto un bel calcio, anche se i risultati sono sempre un po’ così, ma è sempre stato all’altezza della situazione ed ha fatto divertire molte persone.

Napoli-Juventus?
Al di là di quello che c’è in palio, c’è la faccenda Higuain. Tutte le volte che arriva un ex vogliamo denigrarlo, questa è una partita importante perché si sfidano la prima e la terza. Se il Napoli vince mette un po’ di pepe nel campionato, dovrebbe finire qui. Mi auguro sia una partita bella.

Perché nel tifoso non dovrebbe esserci amore e odio?
Quando uno come Higuain, che ha fatto diventare questa squadra importante, la cosa più bella è vederlo e applaudirlo. Di bandiere non ce ne sono più, l’unico è Totti, ma lui fa una storia a sé, è straordinario. Tanti giocatori hanno baciato la maglia e poi se ne sono andati. E’ normale che un ex non esulti se segna alla squadra avversaria? Il calcio è uno sport nobile, è giusto fare le corrette esultanze. Posso capire che c’è amore e odio, ma va data la giusta gratificazione ad un uomo che è stato importante.

Se un giocatore si toglie la maglia che succede nello spogliatoio?
Quando c’è un regolamento lo accettiamo tutti. Se togli la maglia prendi il giallo, se sei intelligente non lo fai. Io gli direi: “Sei stupido!”. Oltre al danno c’è pure la beffa. Torniamo al calcio antico, pieno di valori: esultiamo senza tutti questi gesti. Il gol nel calcio è la cosa più bella che c’è.

Che pensi della situazione di Spalletti?
Lui è un personaggio per certi versi straordinario: a volte quando lo senti non capisci se ti prende in giro o altro, fa giri dei parole e torna indietro. Spalletti è talmente intelligente che ha già preparato la partita della Lazio. Ha detto “Io resto a Roma se vinco”. Cosa è rimasto alla Roma al di là dello Scudetto? Solo la Coppa. Ha un rapporto con la squadra importante, credo che abbia messo i calciatori nella condizione di caricarsi. Li ha caricati in modo sottile, intelligente. Bisogna sempre leggere tra le righe. Nessuno più di lui può conoscere il mondo Roma. Lo ha dimostrato, a volte spinge sull’acceleratore perché vorrebbe vedere questa società vincere in modo continuativo.

Qual è l’allenatore più antipatico?
Io quando sono in panchina non guardo mai dalla parte opposta. Sono educato nei confronti di tutti, ma chi a fine partita dice che ha fatto una grande partita pure se fanno una partita mediocre non li sopporto.

Hai fatto tanti gol in carriera…
Più che segnato, ne ho fatti fare tanti, mi piaceva di più.

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