Sanabria è nella storia: va come Messi e Aguero

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Il Corriere dello Sport (R.Maida) – Qui si pone il solito interrogativo: dove sta l’errore? In un anno e mezzo di Serie A, tra il parcheggio al Sassuolo e la casa Roma, Antonio Sanabria ha giocato soltanto 70 minuti spalmati in 4 partite diverse. Riportato in Spagna, da dove era venuto, ha segnato 10 gol in 15 partite di Liga con la maglia dello Sporting Gijon, la squadra cara a Luis Enrique. Un impatto devastante.

RECORD – A suo modo è già entrato nella storia, Sanabria. Perché è il terzo Under 20 di sempre ad andare in doppia cifra nel campionato spagnolo, seguendo i passi di due tipi speciali: Leo Messi e Sergio Aguero, sudamericani come lui (Antonio, detto Tonni, è paraguaiano). Ma è partito persino più forte di loro. Messi, appena celebrato per aver infranto il muro delle 500 reti in carriera, dopo ventidue giornate del campionato 2006/07 era a quota 3, penalizzato da un serio infortunio. Avrebbe poi chiuso a 14. Aguero invece, in rampa di lancio nell’Atletico Madrid 2007/08, allo stesso punto della stagione era a 9. Il meglio sarebbe arrivato dopo, con un totale di 19 reti.

IN PALLA – Sanabria è anche un fenomeno di attualità: nessun altro calciatore di 19 anni ha segnato così tanto in questa stagione tra i cinque tornei top d’Europa. Stasera, contro il Deportivo La Coruña, proverà a migliorare il suo score. Che sarebbe stato anche più ricco se gli infortuni non gli avessero tolto 6 giornate di campionato in autunno. Curiosamente ha distribuito i suoi gol in appena 5 partite, con due triplette (Las Palmas e Real Sociedad) e una doppietta. Ed è proprio nella continuità delle performance che deve crescere. Domenica scorsa però è stato decisivo nella vittoria al Mestalla di Valencia (1-0) su calcio di rigore. Se il Gijon spera di evitare la retrocessione – in questo momento ha un punto di vantaggio sulla zona rossa – lo deve in gran parte al giocatore che è arrivato nell’indifferenza generale in prestito (secco, senza opzioni di riscatto) dalla Roma.

FELICITA’ – Non era un bluff insomma, Sanabria. Praticamente mai considerato da Rudi Garcia e poco impiegato anche nella Primavera, con la quale aveva segnato 7 gol tra campionato e Youth League, sta dimostrando sul campo di meritare un’altra occasione nella Roma. Anche la nazionale paraguaiana ha ricominciato a convocarlo, dopo un periodo di break in cui era stato utilizzato per le selezioni Under. «In Spagna è tutto diverso – raccontava già a settembre – la città è carina, tutti mi hanno accolto bene e l’allenatore (Abelardo, ex difensore del Barcellona, ndr) mi sta dando fiducia. Venire a Gijon è stata davvero una decisione giusta». Lo ha accompagnato il fratello Rolando Joel, classe ‘98, che si allenava anche a Trigoria e che ora è stato incorporato nelle giovanili dello Sporting.

MONITOR – Spalletti, relazionato da Federico Balzaretti che ha proprio il compito di seguire i giovani in prestito, si sta tenendo aggiornato sui suoi progressi e insieme con la società valuterà se sia il caso di farlo rientrare a Roma a luglio. Molto dipenderà dal rendimento di Dzeko, finora fermo a 3 gol, ma Sanabria potrebbe essere buono anche come centravanti di riserva, almeno inizialmente.

VALUTAZIONE – Comprato nel gennaio 2014 grazie a un accordo amichevole con il Barcellona, che ha incassato 4,5 milioni e può prenderne fino a 12 attraverso i vari bonus, ha un contratto con la Roma fino al 2019. Alla fine della stagione parlerà a Sabatini, che già si gode l’investimento: nella peggiore delle ipotesi, trasformerà Sanabria in una nuova plusvalenza.

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