Stop per Salah. La maledizione del Faraone

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TuttoSport (S.Carina) – Una maledizione. Perché se, come sembra, Salah dovesse saltare il derby, per lui la Lazio si confermerebbe a dir poco indigesta. Ai biancocelesti non ha mai segnato, nemmeno quando giocava con la Fiorentina, e proprio lo scorso anno nella sfida dell’andata fu costretto ad uscire anticipatamente dopo un pestone di Lulic, scontato poi con la sosta di un mese in infermeria. Ieri invece il colpo l’ha rimediato dal suo compagno di squadra Vermaelen. Un calcio sulla caviglia destra che si è girata. Dopo averlo aiutato, sorreggendolo, ad uscire dal campo, lo staff medico ha prima effettuato una diagnosi a caldo per poi decidere di rivedere il calciatore questa mattina, valutare insieme a lui l’entità del gonfiore dell’arto ed eventualmente per sottoporlo ad esami strumentali. Vederlo uscire dal centro sportivo giallorosso con le stampelle non induce all’ottimismo. Il rischio che il dopo-coppa d’Africa, a Trigoria, sia iniziato con larghissimo anticipo, è dietro l’angolo. Ma un conto è saperlo per tempo ed eventualmente porvi rimedio, un altro è essere presi alla sprovvista non soltanto a tre giorni dal derby ma alla vigilia di tre partite (Lazio, Milan e Juventus) che diranno molto sul campionato della Roma. El Shaarawy ci prova Anche perché il sostituto dell’egiziano, El Shaarawy, ieri non si è allenato con i compagni, dovendo smaltire ancora l’affaticamento muscolare che lo ha costretto a dare forfait contro il Viktoria Plzen e il Pescara. Oggi, condizionale d’obbligo, dovrebbe riaggregarsi ai compagni per esserci poi nel derby. A questo punto, considerate le condizioni di Salah, il recupero dell’ex milanista diventa fondamentale.

Toccherà a lui prendere il posto dell’egiziano con Perotti che slitterebbe a destra. Spalletti conta di avere a disposizione anche Manolas che rispetto all’attaccante, già nelle ultime ore ha forzato un po’ nella corsa non avvertendo problemi. Con il greco disponibile, Rudiger è pronto ad essere allargato sulla fascia. Se a destra (per arginare Keita) o a sinistra, è uno dei nodi ancora da sciogliere. Rispetto alla gara col Pescara, torna dal primo minuto De Rossi, al quale Capello, in un’intervista rilasciata a Sky lo ha descritto come uno «che soffre troppo i derby, la vive come una battaglia». E sul derby: «Sarà una gara più che mai equilibrata, sulla carta potenzialmente è più forte la Roma, ma lo spirito della Lazio sembra quella di Eriksson». Derby per pochi. Intanto se sabato si attende un bagno di folla al Tre Fontane, quando la squadra si allenerà nel pomeriggio a porte aperte, il giorno del derby il lato Sud dell’Olimpico, riservato storicamente ai tifosi giallorossi, sarà più deserto del solito. Un po’ di annotazioni per quel che riguarda la partita e come andarla a vedere, in quali settori. Con la Roma in trasferta, saranno chiusi i Distinti lato Tevere, come già accaduto nell’ultima stracittadina, e se non ci saranno accelerazioni improvvise nella vendita dei tagliandi (al momento sono stati acquistati 7mila biglietti), verrà chiusa anche metà curva Sud. Un derby per pochi intimi che non si discosta dal trend giallorosso di questa stagione. La Roma ormai di media all’Olimpico, quando gioca in casa, fa registrare 27 mila spettatori. Le uniche eccezioni, in positivo, ci sono state contro l’Inter (36.400) e con l’Udinese (30.940), controbilanciate dai 23.633 di Roma-Pescara (dove i paganti sono stati appena 5.069) e dai 24.325 col Crotone e i 24.600 con il Bologna.

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