Corriere dello Sport – Roma, attenta ti soffiano tutti

Diciassette giorni ancora prima del ritrovo a Trigoria, in programma martedì 3 luglio. Venti, alla partenza della prima fase di ritiro: dal 5 luglio, due settimane a Riscone di Brunico. Facce nuove? Una sola sicura, quella di Dodò. Poi quella molto vicina, ma non ancora definita nei dettagli, di Castan. Infine quelle di rientro dei vari Pizarro, Brighi, Julio Sergio, Guberti e Borriello. E intanto gli obiettivi, quelli veri, pronti, destinati a far compiere il salto di qualità alle squadre che li prendono, stanno scegliendo altre destinazioni. Rodrigo Palacio era seguito dalla Roma da almeno un anno e mezzo: è andato all’Inter. Mauricio Isla è stato accostato al club giallorosso per tre sessioni di mercato: è della Juve. Anche Kwadwo Asamoah, mai vero e proprio obiettivo ma sicuramente giocatore che nella rosa romanista ci sarebbe stato alla perfezione, è andato: Juventus pure lui. Infine Paulinho, centrocampista brasiliano del Corinthians, sul quale la Roma si è informata a più riprese dall’estate scorsa: dopo aver rifiutato il Cska Mosca, è a un passo dal Valencia. (…)

PIANO – Ma che succede a Trigoria? Perché gran parte della tifoseria, dopo il primo anno di nuova avventura targata Usa-Unicredit, si sarebbe aspettata maggiore tempestività nel piano di rafforzamento di una squadra che ha deluso pesantemente. A metà dello scorso campionato, più di qualcuno, tra dirigenti e giocatori, aveva alzato l’asticella, fissando l’obiettivo nella qualificazione ad una competizione europea, prima la Champions, poi l’Euoropa League. Nessun dramma alla fine, perché il traguardo, specialmente al primo anno, non era considerato così fondamentale. Ma ora, dopo il risultato particolarmente negativo, i tifosi giallorossi sono “depressi”, ravvivati solo dall’arrivo-ritorno di Zdenek Zeman, per tanti una sorta di tuffo in un passato fatto di professionalità, lavoro e divertimento. Servirebbe, insomma, un’accelerata da parte della Roma, che ha potuto registrare nel frattempo «il 70%-75% di rinnovo degli abbonamenti dello scorso anno».

PROBLEMI – I problemi con cui la Roma ha a che fare sono fondamentalmente due. Nell’era della crisi globale, in cui anche un club come il Milan ha pensato di poter vendere uno come Thiago Silva, i soldi sono pochi per tutti: la Roma non fa eccezione. Poi, il fatto di non avere ottenuto alcun pass per competizioni continentali, e quindi minore appeal nei confronti dei possibili rinforzi in fase di trattativa, come per esempio è stato finora con Van der Wiel. Il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini, oltretutto, è alle prese con un organico da ridurre drasticamente, sia per il numero dei componenti sia per la cifra del monte-ingaggi, ancora troppo alta. Ad ora, in pratica, oltre a Dodò, i veri nuovi acquisti si chiamano Bertolacci, Florenzi e Crescenzi (…)

ATTESA – Ma ora serve altro. Perché non è più l’alba della prima stagione. Anzi, il primo campionato deve servire assolutamente da monito, per non rischiare di cadere negli stessi errori. Ma soprattutto, servono i giocatori forti, quelli in grado di fare la differenza fin da subito. La storia di Sabatini insegna che si possono pescare potenziali campioni anche prima che gli altri se ne accorgano. Ma intanto gli altri, gli stessi altri, stanno chiudendo per alcuni dei giocatori che proprio il ds giallorosso aveva segnato sul suo taccuino, fino a chiedere recensioni, filmati, informazioni, prezzi e disponibilità varie. Nulla da fare però, almeno per ora, almeno per quanto riguarda Palacio, Isla e Paulinho. La Roma inoltre, non potrà puntare solo ed esclusivamente su Zeman, in grado comunque di lavorare bene con il “materiale” che si trova a disposizione (…)

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti