Rush Friedkin. Intesa vicina

Friedkin è innamorato di Roma e si sta innamorando della Roma. Questo è quanto dicono le persone che lo affiancano in questa operazione che va avanti da quasi sei mesi. Il futuro Presidente vuole chiudere, è determinato ad andare avanti e per la firma è questione di ore, di sicuro entro il weekend. Da questa settimana il texano si sta informando sul calcio italiano, degli stadi vuoti, sulle preoccupazioni per il Coronavirus che sta paralizzando il Paese. Una volta firmati i contratti potrebbe arrivare in Italia. L’analisi dei documenti della AS Roma e delle dodici società che compongono la sua galassia è conclusa. Gli avvocati sono stati scrupolosi e hanno voluto vedere tutti i contratti. Con Pallotta l’accordo è stato raggiunto alla fine del 2019, ora si tratta solo di aggiornarlo e fare il passaggio formale per arrivare all’offerta vincolante. Dan Friedkin si occuperà in prima persona della società e un ruolo di primo piano lo avrà anche il figlio Ryan. Intanto per la Roma sarà varato lo smart working con una turnazione che è stata organizzata ieri, ogni giorno due terzi dei circa 250 dipendenti lavoreranno da casa. C’è massima attenzione per evitare il contagio. Prosegue anche il casting per il direttore sportivo della nuova gestione. Negli ultimi giorni il nome di Petrachi ha ripreso quota, ma sarà Friedkin a decidere il suo futuro. Per la successione restano valide alcune candidature: la prima sarebbe stato Berta, ma ha fatto sapere di voler rimanere all’Atletico Madrid. E’ ancora in corsa Faggiano del Parma. Un altro profilo preso in considerazione è quello di Carli che è stato vicinissimo alla Roma nel post Sabatini. Paratici continua ad essere un’ipotesi molto difficile. Lo scrive G.D’Ubaldo del Corriere dello Sport.

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