Repubblica (G. A. Perrelli) – Una parata in allungo, un rinvio senza senso, un colpo di testa a incrociare. Li puoi chiamare gesti tecnici. In realtà sono segnali. Quel che restava di Udinese-Roma, 19 minuti più recupero, è racchiuso in tre istantanee: la gran deviazione di Svilar sul diagonale di Lucca, che avrebbe potuto garantire il vantaggio alla squadra di casa. L’inspiegabile rinvio di Joao Ferreira che, solo nella sua area, ha concesso alla Roma l’ultima occasione su angolo. La giocata vincente di Bryan Cristante friulano di San Vito al Tagliamento, 40 km da Udine – che, circondato da cinque avversari immobili, ha regalato agli ospiti tre punti fondamentali.
Con questa vittoria (2-1) la Roma consolida il quinto posto, l’ultimo che garantisce la qualificazione alla prossima Champions, portandosi a +4 sull’Atalanta che però ha una partita da recuperare. L’Udinese perde il suo secondo match di fila nel recupero: il ko di sabato scorso a Verona era costato il posto al tecnico Gabriele Cioffi, la sconfitta con i giallorossi, con Fabio Cannavaro in panchina, lascia i bianconeri al terz’ultimo posto in scomodissima coabitazione con il Frosinone, che affronteranno in Ciociaria nell’ultimo turno di campionato.