Rüdiger d’acciaio: non si ferma

roma-bologna-rudiger-spalletti

Corriere Dello Sport (R.Maida) – Vermaelen è alla seconda convocazione di fila, Rüdiger è tornato acciaio puro, Mario Rui ha giocato con la Primavera. Incrociando le dita, la Roma sta ritrovando tutti i suoi difensori. A parte Florenzi, che nelle intenzioni di Spalletti difensore non era, può cominciare un periodo di alternanza anche tra i calciatori che proteggono la porta.

FENOMENALE – Sono già incredibili, ad esempio, le cifre di Rüdiger: è entrato in gioco negli ultimi minuti di Sassuolo-Roma, a quattro mesi e mezzo dalla ricostruzione di un legamento crociato. Da lì in poi, ha sempre giocato titolare con questa sequenza di minuti: 68, 90, 57, 90, 90. Cinque partite in un mese dopo un grave infortunio, senza mai pagare dazio. Giusto a Empoli ha dovuto piazzare un mattone di ghiaccio sull’articolazione. Poi è andato tutto liscio tanto che, come ha osservato il suo allenatore, Rüdiger è uno di quelli che dopo le partite preferiscono non riposare. Si rilassa allenandosi, smaltendo le tossine dello sforzo agonistico e preparandosi già alla fatica successiva. Succede quando hai 23 anni e un fisico bestiale. Il mercato? E’ lontano, ancora. Lui pensa solo a lavorare per aiutare la Roma e riconquistare in fretta il posto che aveva lasciato in un normale allenamento, a giugno: quello nella nazionale tedesca. Se poi a gennaio dovessero arrivare offerte comparabili ai 28 milioni proposti a fine primavera dal Chelsea, beh, la società sarebbe obbligata a valutarle. Ma non è questo il momento di dedicarsi al futuro.

IL COMPAGNO – E poi le strategie invernali dipenderanno soprattutto dal grande assente d’autunno, cioè Thomas Vermaelen. Il prossimo mese sarà importante per capire se davvero il male infido, la pubalgia, sia stato definitivamente debellate. Le sensazioni sono buone, se è vero che Vermaelen è tornato dopo tre mesi tra i convocati per una partita ufficiale. Ora però servono i responsi del campo. La Roma spera finalmente di sfruttarne il carisma e il talento, dopo averlo aspettato tanto, prima di restituirlo al Barcellona. Al momento una rottura anticipata del contratto, con rientro in Spagna a gennaio, non è contemplata. Così come l’intervento chirurgico, che pure nei giorni più neri era stato valutato come opzione risolutiva. Oggi Vermaelen si sente bene ed è pronto a offrire un contributo, magari graduale e magari parziale: già nel finale della sfida con il Pescara, se le condizioni del match lo permetteranno.

PILASTRO – Nel frattempo, mentre Manolas entra ed esce tra problemi al naso e noie muscolari, si è ritagliato un ruolo da insostituibile il difensore meno coccolato e reclamizzato: Federico Fazio, a cui Spalletti pochi giorni fa ha riservato un aggettivo inequivocabile. «Perfetto», lo ha definito, riferendosi al rendimento e anche ai comportamenti fuori. Va a finire che l’acquisto migliore dell’estate romanista, valorizzato dalle disgrazie altrui, è stato proprio questo gigante argentino dal sorriso timido che né il Tottenham né il Siviglia volevano più.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti