Roma, un pari tra i fischi. Mou: “Negati due rigori”

La Repubblica (M. Pinci) – Stavolta, non è possibile prendersela con le riserve. E allora, diventa davvero difficile per José Mourinho spiegare perché la sua Roma non solo non sia riuscita a vendicare il 6-1 subito in Norvegia, ma contro il Bodø/Glimt, in casa, davanti a uno stadio inspiegabilmente pieno, visto il palcoscenico, si sia dovuta accontentare di un pareggino stiracchiato, arrivato solo dopo un inseguimento disperato.

Se delle ultime sei partite la squadra dello Special One ne ha vinta una soltanto, qualcosa che non va deve esserci. Anche perché nella notte europea è andata più vicina a perdere che a vincere, uscendo tra i fischi.

Due volte in svantaggio, due volte salvata dagli eroi delle imprese disperate: El Shaarawy, probabilmente l’uomo più in forma dell’organico che aveva regalato la vittoria col Sassuolo a tempo scaduto. E Ibanez, che una settimana fa aveva avviato la rimonta col Cagliari. Solo che il punto non restituisce alla squadra il primo posto nel girone della terza coppa europea, e non è poco visto che le seconde giocano un turno di playoff in più.

Mourinho attacca ancora l’arbitro: “Negati due rigori netti, sono tanti“. Non spiega perché soffra tanto l’organizzazione del collega Knutsen e la coppia Solbakken e Botheim, 23 e 21 anni, nomi poco noti nella generazione-Haaland su cui punta la Norvegia: gli attaccanti all’Aspmyra Stadium ne avevano fatti due a testa, all’Olimpico hanno dimezzato la propria produzione. La Roma invece ha ormai perso la testa: per ora, solo nel girone.

 

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