Corriere della Sera (G. Piacentini) – Il pensiero immediato è alla gara di questa sera (ore 20.45) a Verona contro l’Hellas, ma il tema che fa da sottofondo alla conferenza stampa di José Mourinho è il mercato. Il tecnico portoghese da una parte non si sbilancia (“Non parlo di giocatori di altre società”, riferendosi a Lukaku), dall’altra, forse sapendo che da lì a poche ore Tiago Pinto e Ryan Friedkin sarebbero volati a Londra per provare a chiudere con il Chelsea, fa sognare, rivelando che “la società mi ha promesso un altro attaccante oltre ad Azmoun”.

È un Mourinho a due facce anche quello che valuta la rosa giallorossa: “Inter, Milan, Napoli e Juventus – le sue parole – giocano dichiaratamente per il titolo e devono finire tra le prime quattro. La Lazio lo scorso anno hanno fatto un’impresa, anche se erano in vacanza in Europa; l’Atalanta investe tanto; la Fiorentina vuole crescere. Noi siamo tra il quinto e l’ottavo posto, se entriamo tra le prime quattro è un trionfo”.

Con il possibile arrivo di Lukaku la griglia del campionato cambia inevitabilmente, non il pensiero dello Special One sulle possibilità della società: “Se andiamo da un club a comprare un giocatore che ha fatto una grandissima stagione, non abbiamo la possibilità economica per farlo. Ci dobbiamo adattare con i rischi del caso. Se Renato Sanches fosse stato al massimo sarebbe stato titolare nel Psg e non sarebbe venuto qui in prestito. Lo stesso è successo lo scorso anno con Dybala: siamo diventati specialisti ad allenare gente con un grande passato per farli tornare al loro livello». Dovrà farlo anche con Azmoun, il cui arrivo rischia di essere eclissato da quello di Lukaku: «Ci sono club in cui i giocatori si scelgono, sono delle prime scelte, noi siamo in una situazione diversa: Azmoun non è il mio attaccante, ma mi è stato proposto. Se la sua condizione è buona, ci può aiutare. Ha fatto benissimo allo Zenit, non è andato bene al Bayer e proprio per questo lo possiamo prendere in prestito”.

La gara contro il Verona non sarà facile: “Mi aspetto l’aiuto dei tifosi, contro la Salernitana allo stadio non erano molto coinvolti, di tifo vero ce n’è stato poco. A Verona si soffre sempre, è un campo difficile e noi vogliamo tornare a casa con una vittoria. La settimana scorsa avevo detto che pretendevo lo stesso trattamento per le due panchine, ma non ho visto un cartellino nei confronti dell’assistente di Paulo Sousa quando ha buttato in campo un pallone fermando il gioco. Se lo avessi fatto io, mi avrebbero cacciato”. È ufficiale la cessione di Giacomo Faticanti: va al Lecce per 1 milione più bonus e il 35% della futura rivendita.