Gol e dolore. La partita surreale di De Rossi: teso, pensando all’amico Astori poi la rete del 2-0 senza gioia

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) E’ stata la notte di Daniele De Rossi. E’ arrivato a giocare questa partita con il cuore in tumulto per la scomparsa di Davide Astori. E’ stato suo compagno per una sola stagione, ma erano rimasti legati. Si sentivano, si cercavano. Da domenica non possono farlo più e Daniele non riesce ancora a darsi pace. Per tutta la settimana ha pensato alla tragedia di Davide, alla sua famiglia. Era molto scosso, tanto che la moglie Sara non ha partecipato alla notte degli Oscar per restargli vicino. E poi giovedì mattina ha voluto a tutti i costi partecipare ai funerali. Si è svegliato alle sei, è andato a Firenze, è tornato in tempo per l’allenamento. In questa settimana tribolata ha dovuto smaltire un infortunio alla caviglia, ma ieri è voluto esserci a tutti i costi.

Così quando Di Francesco ieri gli ha chiesto: “Cosa vuoi fare?“, non ci ha pensato due volte: “Voglio giocare”. E’ andato in campo tesissimo, basta ricordare il momento della scelta del campo, all’inizio della partita. Mentre l’arbitro Maresca faceva decidere i capitani con l’aiuto della monetina, non ha neppure guardato in faccia Belotti, che pure è stato suo compagno in Nazionale. Era troppo concentrato sulla partita, al punto di rimediare un’ammonizione nei primi minuti di gioco. Quel cartellino giallo lo costringerà a saltare per squalifica la partita contro il Crotone di domenica prossima, ma si potrà concentrare sulla s da contro lo Shakhtar di martedì. La Roma anche ieri ha faticato a trovare il gol. Ha sbloccato il risultato Manolas, ha messo al sicuro la vittoria Daniele, quello che fino allo scorso anno era capitan futuro e oggi è un uomo maturo, che convive con i suoi tormenti, le sue inquietudini. Che in campo dà tutto, a volte anche con qualche eccesso, perché veste quella maglia con lo spirito del tifoso. Quello di ieri è stato il suo primo gol stagionale, aveva segnato l’ultima volta nell’ultima giornata dello scorso campionato, un gol che aveva contribuito a spingere la Roma in Champions. Era l’ultima partita di Spalletti, un allenatore che stima, ma ora ha dato la sua totale disponibilità a Di Francesco. Dopo il gol non ha esultato, è stato sommerso dall’abbraccio dei compagni.

JUAN JESUS – Adesso De Rossi vuole aiutare la Roma a passare ai quarti di Champions. Come i suoi compagni. A cominciare da Juan Jesus, che ieri è stato tra i migliori della squadra: «Abbiamo fatto una buona partita, abbiamo sofferto insieme e poi sbloccato la partita nella ripresa. Tante squadre vengono qua per per difendersi ed è difficile per noi trovare spazi. Nel secondo tempo abbiamo cambiato atteggiamento e motore, così abbiamo vinto. Per martedì sappiamo che sarà difficile, ma daremo il mille per mille per passare il turno».

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