La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – «Come ci avviciniamo al derby? Bene, riavrò a disposizione Strootman…». Già, non poco. Basti pensare al derby d’andata, quello di campionato, per capire il senso del discorso di Luciano Spalletti. Strootman quel derby lo spaccò in due, segnando il gol che aprì le danze verso il 2-0 (di Nainggolan). Un gol che gli aprì il cuore e che, probabilmente, per la prima volta in assoluto lo fece sentire davvero di nuovo un calciatore al 100%. Inteso come stella, campione, giocatore assolutamente decisivo. Ma un gol che aprì anche il fronte delle polemiche: quelle dell’acqua gettata in faccia a Cataldi e della successiva squalifica dell’olandese per due turni (poi annullata) con la prova tv. «Ho sbagliato, ma capitemi: ho fatto mille ore di palestra per tornare a vivere momenti così, era una gara particolare», disse poco dopo alla Gazzetta. Proprio come sarà quella di domani, che Spalletti ha definito la sfida «fondamentale per la nostra stagione».
CONTO APERTO – Strootman è la vera unica grande certezza per domani sera del centrocampo giallorosso. Nel senso che ancora non si sa chi giocherà accanto a lui in mediana (del ballottaggio De Rossi-Paredes si parla sotto) e, a secondo delle scelte, potrebbero anche cambiare degli aspetti tattici. Di certo Spalletti riparte proprio da qui, da lui, dal centrocampista olandese che con la Lazio sembra avere un conto aperto. Prima di quel di derby di campionato, infatti, Kevin aveva lasciato il segno in un altro, quello del 2-2 e del famoso selfie di Totti alla curva sud. La prima operazione era appena finita nel dimenticatoio, sotto per 2-0 nell’intervallo Garcia lo spedì in campo e lui cambiò l’inerzia del match, regalando anche l’assist del 2-1 allo stesso Totti. Poi la sfortuna si è accanita e lo ha portato in sala operatoria altre due volte, ma intanto con la Lazio il suo bilancio parla di due vittorie, due pareggi e una sconfitta. Proprio quella nella semifinale d’andata, quella da riscattare domani sera.
PIANETA RADJA – In quel derby lì, dell’11 gennaio 2015, Strooman entrò al posto di Nainggolan. E proprio il belga sarà un’altra delle chiavi della sfida, lui che ieri era a vedere l’Acea Roma e che un paio di giorni fa ha rilasciato un’intervista a Supertennis: «Federer è eccezionale, ma noi abbiamo Totti che gioca ancora a 40 anni e che vale Federer. Anche se come Fab Four nel calcio scelgo Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar e Hazard». Poi un passaggio su Italia-Belgio di Coppa Davis (quarti), in programma dal 7 aprile a Charleroi: «Il pubblico peserà, spero passi il Belgio. A chi assomiglio io? Forse a testa matta Fognini, anche se è uno che ha vinto poco in relazione al suo talento». Proprio come Radja. E Kevin. Domani è l’occasione per entrambi per provare a cambiare la storia.