Pagine Romaniste (R. Gentili) – Gladiatoria, protetta dai resistenti scudi alzati e poi cinica e resistente. La Roma vince – come mai aveva avuto l’occasione di fare in casa in una competizione euroea – l’andata degli ottavi di finale di Europa League. All’inizio e al tramonto di partita i giallorossi dell’insolitamente pacato Mourinho vanno in gol. Si va su, nel cielo dipinto di giallorosso. Lo fa prima El Shaarawy: in acrobazia il Faraone spinge il perfetto cross di Abraham.
La Real Sociedad spinge: eccezion fatta per il palo di Kubo brividi non vengono percorsi da Rui Patricio, ancora concreto e fondamentale. Le ambizioni dei baschi, ordinati ma fini a se stessi, vengono affossate dallo stacco di testa poderoso di Kumbulla, benedetto dal gioiello di cross da angolo di Dybala. Giovedì prossimo alle 21 il ritorno al San Sebastian.
LE PAGELLE
Rui Patricio 7 – Prende il filo che aveva teso con la Juve e lo prolunga ad oggi. Esce ed è una presenza costante nell’area piccola: Kubo prova a batterlo internamente, ma c’è il palo. Su Villa mette la mano, non si sa mai.
Mancini 7 – Espone marmo. Invalicabile la zona destra, marca pressoché ad uomo Kubo, annullandolo e spegnendone la vivacità. Recupera velocemente il costume da assist man: dalla difesa trova Belotti.
Smalling 7 – C’è subito da lavorare e mettere la maschera per le scintille da controllare. Ne crea una rischiando l’autogol con un intercetto deforme.
Llorente 6 – Il destino, e la squalifica di Ibanez, lo portano alla prima uscita dall’inizio con la Roma contro l’ex squadra. Tra emozione e mera forma non eccellente, registra un paio di passaggi a vuoto: vi si incunea Kubo, che si ferma al palo. Solo un tempo dura la prima da titolare. (Dal 46’ Kumbulla 7 – Non è il primo, ma il secondo tempo quello buono per giocare. Quarantacinque minuti senza disordini e conclusi con il gol che scaccia l’errore con la Cremonese).
Karsdorp 6,5 – Tra i rientranti dall’inizio, in una delle partite più importanti. Fondamentale è la prestazione zelante difensivamente ed equilibrata in avanti. Cattura e consegna con precisione e rapidità il bottino che vale oro. Poteva raddoppiarlo, se fosse stato più freddo davanti alla porta.
Cristante 7 – Efficace, costruisce l’invalicabile diga della mediana. Nello spogliatoio, svuotandosi le tasche, troverà gli innumerevoli palloni recuperati.
Matic 7,5 – È un compendio di decisioni giuste, racchiuse in una delle pagine del manuale del mediano. Cura con meticolosità ogni singolo centimetro, e più, di competenza. Villa ne vedrà l’ombra almeno fino al ritorno. Non si ferma a quanto fatto, aggiunge anche un cross sul piede freddo di Karsdorp.
El Shaarawy 7,5 – Riprende posto a sinistra dopo i dolorosi sacrifici di Mou, cauto anche per via dell’ammonizione di Spinazzola. Energico, la luce sulla sinistra è lampeggiante. Sfreccia ed è nel posto giusto quando gli giunge il cross di Tammy. Pago, se ne va dietro per lottare. (Dal 60’ Spinazzola 6,5 – Serve nell’ultima mezz’ora e risponde presente).
Pellegrini 6 – Più ad agio nella trequarti di casa che in quella basca. Il supporto difensivo è maggiore e più concreto rispetto a quello fornito in avanti. Si auto-invita sul tiro di Dybala, fermandone l’arrivo in porta. Esce dopo un pericoloso colpo alla testa. (Dal 61’ Wijnaldum 6 – L’Europa la conosce, sa quello deve e Mourinho gli affida la protezione del gol)
Dybala 7 – Scala le giuste marce quando comanda la ripartenza vincente: accelera per prendere campo, rallenta per aspettare Tammy. Gli erano rimaste incastrate prima: si sblocca e cerca il tiro, fatto proprio da Pellegrini. Clinico l’assist per il raddoppio di Kumbulla.
Abraham 6,5 – Per un motivo o l’altro, aveva dimenticato la titolarità. Non riesce a firmare la dedica ad Amari, gli arriva quella di ElSha. Fa scorrere la palla in un movimento da accademia, accompagna con la giusta delicatezza il cross. (Dal 60’ Belotti 6,5 – Il Faraone ha alzato la cresta, il Gallo ci prova. Sbatte, di nuovo, contro il palo. Dichiara lo stato di preda, subisce falli e colpi che incanalano il successo).
Mourinho 7,5 – Ha caricato tutto e tutti, lui resta placido sul trono. Roma che più cinica non si può, il biglietto per la qualificazione è metà giallorossa. Giovedì a San Sebastian sarà una lotta.