Che fine hanno fatto? Roma Primavera 2011/12

Pagine Romaniste (S. Valdarchi) – Torna l’appuntamento con la rubrica di Pagine Romaniste: “Che fine hanno fatto?”. Prosegue il nostro viaggio nel tempo durante il quale analizziamo le annate della Roma Primavera, andando a scoprire il presente dei calciatori che hanno indossato la maglia giallorossa nelle giovanili. Analizziamo oggi il destino ed i percorsi dei giocatori che erano a disposizione di mister Alberto De Rossi nella stagione 2011/12. Dall’elenco sono stati tolti i seguenti calciatori, dei quali abbiamo già scritto negli scorsi episodi: Francesco Proietti Gaffi, Fabrizio Carboni, Alessio Romagnoli, Mattia Rosato, Matteo Ricci, Andrea Cittadino, Marco Frediani, Federico Ricci ed Alexis Ferrante.

Mirko Pigliacelli

Tanta gavetta in Italia, prima della gloria trovata nell’Est Europa, questa la carriera ed il percorso di Mirko Pigliacelli fin qui. L’estremo difensore protagonista della vittoria del Tricolore nella stagione 2010/11, lascia Trigoria nell’estate del 2012. Per 6 anni gira molto in Italia, vestendo tante maglie diverse in Serie B, senza mai riuscire ad esordire nel massimo campionato. Queste le squadre con cui ha giocato: Sassuolo, Pescara, Reggina, Frosinone, Pro Vercelli e Trapani. Dopo esser tornato per una seconda la club piemontese (Pro Vercelli), parte per la Romania, approdando all’Universitatea Craiova, dove gioca ancora oggi, da titolare e nella prima divisione nazionale. Con il club romeno sono arrivate anche 8 presenze nelle qualificazioni di Europa League.

Alessandro Orchi

Il centrale nato a Civitavecchia nel ’93, cresciuto nel vivaio giallorosso, trascorre la sua carriera sui campi di Serie C e Serie D. Il suo percorso con la Roma termina nell’estate del 2012, quando viene ceduto a titolo definitivo al Catanzaro, dove gioca per quattro stagioni. Dal 2016 ad oggi, invece, passa alla Serie D, firmando per diverse società e cambiando di fatto ogni anno. Queste le squadre in cui ha militato: Rieti, San Teodoro, Milano City, Legnano Salus, Union Feltre e Crema.

Federico Barba

Chi ha girato molto, calcando anche i campi di competizioni importanti come Liga e Bundesliga, è Federico Barba, difensore centrale nato a Roma nel 1993. Quella in Germania è stata una breve parentesi (6 mesi in cui ha raccolto 2 presenze ed un gol) con la maglia dello Stoccarda, nel 2016. In Spagna, invece, sono state due le squadre con cui ha giocato: Sporting Gijon e Real Valladolid, nella prima parte della stagione in corso. Ora si trova al Benevento, in prestito dal ChievoVerona, e con ogni probabilità verrà riscattato dai campani in estate. Il club con cui ha giocato di più resta però l’Empoli, dal 2013 al 2017 (tranne per i 6 mesi in Germania), raccogliendo 57 presenze e 3 gol.

Loic Nego

Terzino destro, nato a Parigi nel 1991. Arriva alla Primavera giallorossa dopo due stagioni passate nel calcio professionistico, nella Ligue 2 francese con la maglia del Nantes. A Trigoria trova spazio, ma nel 2012 i giallorossi decidono di mandarlo in prestito per fargli fare ancora un po’ d’esperienza. La squadra che lo accoglie è lo Standard Liegi, noto club belga. Nel nord Europa però, Nego colleziona soltanto due presenze, prima di fare ritorno a Roma. L’estate successiva viene venduto a titolo definitivo in Ungheria all’Ujpest. Dopo un anno trascorso in Inghilterra, tra le fila del Charlston, torna in Ungheria dove gioca ancora adesso con la maglia del MOL Fehervar.

Stefano Sabelli

Cresciuto nelle giovanili della Roma, il terzino destro è diventato negli anni uno dei simboli del Bari negli anni della Serie B. In Puglia accumula 181 presenze, condite anche da 4 reti, giocando con la maglia del Bari per quasi 6 stagioni (considerando anche i 6 mesi in prestito al Carpi in Serie A, nel 2016). Dopo il fallimento del club barese, Sabelli si trasferisce al Brescia, dove gioca ancora oggi come titolare della fascia destra. Con le rondinelle ha conquistato la promozione in Serie A lo scorso anno e giocate 26 gare nella stagione attuale.

Federico Viviani

Regista con grande tecnica individuale e specializzato sui calci di punizione, è riuscito ad affermarsi in Serie A, vestendo le maglie di diversi club, senza mai però arrivare a squadre d’alta classifica. L’approdo alla massima serie arriva dopo tre stagioni trascorse in Serie B con Padova, Pescara e Latina. Non gioca mai più di un’annata con la stessa maglia, cambiando tra Hellas Verona, Bologna e SPAL. Colleziona 65 presenze in A, segnando anche 8 reti, dal 2015 al 2018. Attualmente è in prestito al Livorno in Serie B e dovrebbe tornare a Ferrara una volta terminata la stagione.

Valerio Verre

Chi nel 2011 già seguiva la Roma, non potrà certo dimenticare un video di un tifoso critico divenuto virale con Valerio Verre, suo malgrado, protagonista. Quella con lo Slovan Bratislava rimane l’unica presenza del centrocampista con la maglia giallorossa, ma da quella triste sera d’estate il classe ’94 ne ha fatta di strada, riuscendosi ad affermare anche in Serie A. Oggi gioca nell’Hellas Verona di Juric, una delle squadre rivelazioni di questo campionato, ma già in passato ha calcato i campi della massima serie con le maglie di Siena, Pescara e Sampdoria. Tra le varie esperienze, anche 4 anni in Serie B, due con la maglia del Perugia, uno con quella del Pescara ed una stagione al Palermo.

Gianmario Piscitella

Il 5 febbraio 2012, in uno Stadio Olimpico imbiancato dalla neve (raccolta e confinata alla pista d’atletica), entra nella gara più bella giocata dalla Roma di Luis Enrique: il 4-0 rifilato all’Inter. Gianmario Piscitella, ancora diciottenne, prende palla sulla sinistra, rientra ed effettua il cross per Bojan Krkic che, dal limite, firma la quarta rete romanista. Assist alla prima in Serie A, niente male. La sua avventura a Roma però finisce ben presto e qualche mese più tardi lascia la Capitale, trasferendosi al Genoa. Con i rossoblù gioca altre 6 gare nella massima serie, le ultime fino a questo momento della sua carriera, prima di andare al Modena. Per il resto, tante partite giocate tra Serie B e C, con le maglie di: Pescara, Cittadella, Pistoiese, Bassano, Catania, Prato, Carpi e Novara.

Amato Ciciretti

Tecnica invidiabile, facilità di corsa e rapidità d’esecuzione, una grande promessa ai tempi della Roma. Amato Ciciretti però ha impiegato molto tempo per affermarsi a livelli importanti, trascorrendo diversi anni nelle serie inferiori. La Roma ha detenuto il suo cartellino fino all’estate del 2015, prima di cederlo al Benevento. I capitolini hanno tentato vari prestiti (Carrarese, L’Aquila, Pistoiese e Messina), ma il rendimento di Ciciretti non ha mai convinto la società romanista fino al punto di confermarlo per la prima squadra. In Campania arriva la sua definitiva maturazione: in due stagioni aiuta il Benevento a risalire dalla Serie C alla Serie A, giocando sempre da titolare. Nel gennaio del 2018 viene acquistato dal Parma. Anche con i crociati guadagna la promozione alla massima serie, restando però fino al dicembre successivo, prima di approdare all’Ascoli. Nell’estate del 2019 è il Napoli ad acquistarlo, ma ad oggi Ciciretti non ha ancora mai esordito con la maglia azzurra. I partenopei lo hanno girato in prestito all’Empoli, durante la sessione invernale di calciomercato.

Matteo Politano

Il suo recente passato lo ricordiamo tutti: l’arrivo a Fiumicino, la sciarpa della Roma, il sorriso, le visite mediche e l’aereo di ritorno per Milano, con tanta amarezza nel cuore. Cerchiamo però di ricostruire la carriera dell’ala che lo scorso gennaio è stata ad un passo dal ritorno a Roma, prima di andare al Napoli. Partito dalla Capitale, gioca per tre stagioni tra Serie C e B, indossando le maglie di Perugia e Pescara. Il salto di qualità definitivo lo fa con Eusebio Di Francesco, una volta approdato al Sassuolo: 110 gare e 24 gol in neroverde. Questo rendimento gli consente di essere apprezzato dai migliori club, tanto da essere acquistato nell’estate del 2018 dall’Inter. Il primo anno a Milano, con Spalletti in panchina, va più che bene, ma con l’arrivo di Antonio Conte lo spazio per lui diminuisce. Questa la motivazione che ci riporta al punto di partenza, al suo addio all’Inter nella recente finestra di mercato.

Nicolas Lopez

Preso da Walter Sabatini per metterlo a disposizione della Prima Squadra, trascorre la sua prima annata a Roma con la Primavera, giocando con regolarità nella formazione allenata da Alberto De Rossi. L’anno successivo, Zeman lo aggrega al suo gruppo ed illude tutti con il primo gol al debutto, nel 2-2 casalingo contro il Catania. Da lì in poi però, la sua esperienza alla Roma si arricchisce soltanto di altre 5 partite, tra campionato e Coppa Italia. Dopo altri due anni passati in Serie A con le maglie di Udinese ed Hellas Verona, trascorre 6 mesi in Spagna con il Granada, prima di tornare in patria, in Uruguay. Veste le maglie del Nacional e del Tigres in Messico, ma la squadra con la quale si toglie più soddisfazioni è l’Internacional in Brasile, dove gioca 113 gare, siglando 24 reti.

Gianluca Caprari

Attaccante esterno protagonista dello Scudetto Primavera nella stagione 2010/11, rimane alla corte di De Rossi anche per la stagione successiva, riuscendo ad esordire con la maglia della Roma in Serie A. Nell’estate del 2012 inizia la sua lunga esperienza a Pescara, dove gioca per 5 stagioni, quasi sempre in prestito (dalla Roma prima e dall’Inter poi). Con il Delfino scende in campo 158 volte, segnando 32 gol. Una volta salutato l’Abruzzo approda alla Sampdoria, dove rimane fino allo scorso gennaio, prima di andare in prestito al Parma. Al termine della stagione, tornerà in blucerchiato.

Junior Tallo

Passiamo al centravanti ivoriano, nato nel 1992 a Magbehigouepa. Tallo è uno dei tanti attaccanti che, dotato di un gran fisico, spicca nelle giovanili, segnando molte reti. Nella stagione 2011/12, sono 17 i suoi gol, in 16 presenze, una media-gol impressionante. La Roma lo ha tenuto sotto contratto fino al 2015, girandolo però sempre in prestito ad altre squadre (Bari, Ajaccio e Bastia). Una volta lasciata la Capitale ha sempre giocato all’estero, in Francia e Portogallo, con le maglie di: Lille, Amiens, Vitoria Guimaraes e Chambly.

Gianluca Leonardi

Punta centrale classe ’93, a soli 17 anni si ritaglia uno spazio importante nella Primavera romanista, proseguendo poi nella stagione 2011/12. La sua carriera però non è mai esplosa e Leonardi non è andato oltre la Serie C. La prima esperienza al di fuori delle mura del Fulvio Bernardini la fa al Cuneo, mandato lì in prestito dalla società romanista. In Lega Pro gioca 4 gare tornando a Roma a fine anno. Da quel momento in poi, gioca soltanto in Serie D ed in Eccellenza, vestendo le maglie di: Rieti, San Cesareo, San Severo, Flaminia, Vigori Perconti ed Ottavia.

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