Roma-Parma: tutte le interviste. Luis Enrique: “Contento per la vittoria”. Totti: “Volevo il giallo per non saltare la Lazio”

Roma-Parma, tutte le dichiarazioni dei protagonisti.

Francesco Totti in mixed zone:
L’ammonizione? Volevo prenderla domenica prossima. Giuro! C’ho na paura…”.

Borini a Sky Sport al termine dell’incontro
E’ importante essere continui e costanti nel lavoro che faccio con la squadra. Ci vuole continuità, cattiveria e tanta voglia di arrivare là in alto. Io preferito a Lamela? Io faccio il lavoro che mi chiede il mister, mi viene spontaneo farlo. Lo vedete poi in campo”.

Borini a Mediaset Premium

“Non sono io che sono decisivo, è la squadra che fa la differenza e che è stata continua e cattiva come vuole il mister. Dobbiamo cercare di mantenere la posizione e non abbassarci, non facciamo progetti, guardiamo partita per partita. Idoli sono Totti e De Rossi. Io sono appena arrivato e ho tanta strada da fare”.

 


Luis Enrique a Sky Sport

Sono contentissimo per i tre punti, anche se avessimo vinto 5-0 sarebbero stati tre. Fare una conferenza stampa dopo un allenamento non è una bella cosa, non lo farò più. Ieri ero arrabiatissimo, oggi sono felicissimo, abbiamo fatto benissimo. Abbiamo creato molte occasioni subendo veramente poco. Non ho visto l’occasione del rigore per noi, c’ero tanti giocatori in mezzo, il lavoro dell’arbitro è difficilissimo, loro sono molto bravi. Guardiola all’Inter? Non lo so, lui è un mio amico, ma non lo sento da molto. Io penso solo alla Roma, lavorare qua è molto emozionante. La differenza fra le squadre è molto piccola e è importante la cattiveria quando si va in campo. Comunque è diverso l’attegiamento rispetto alle prime uscite. Ora abbiamo recuperato dei giocatori che sono molto importanti e siamo più forti e completi. Andremo a Bergamo con l’entusiasmo per il derby che ci sarà la settimana successiva. Borini in Nazionale? Prandelli conosce meglio di me i giocatori italiani, ma non sono contento solo di Fabio, lui mi ha sorpreso veramente da quando l’ho visto, ma, ripeto per me i calciatori si distnguono solo tra giocatori forti e meno forti, non esistono altre differenze“.

Luis Enrique a Mediaset Premium:
Oggi non abbiamo fatto più gol perché davanti avevamo un avversario di alto livello. Abbiamo fatto una gara completa, forse non abbiamo sfruttato tutte le palle gol, ma abbiamo fatto bene. L’obiettivo terzo posto è uno stimolo grande, ma manca ancora tantissimo e cambierà tutto se a Bergamo non faremo una bella partita. Penso che la squadra ha la qualità e la forza per fare di più e io mi aspetto sempre che si migliori. In ogni allenamento si deve pensare a dare al 100% come se fosse una gara. Così quando si arriva alle partite si è pronti. La qualità deve esserci ogni giorno. I ragazzi sono sulla strada giusta, stanno lavorando bene e dobbiamo essere bravi ad affrontare ogni partita al 100%. La squadra si allena benissimo, ma io sono molto esigente e so che si possono fare buoni risultati. Sono sicuro che la squadra migliorerà. Borini anche quando dorme dà il massimo. Mi piacerebbe che Guardiola continuasse al Barça. Lui è una persona intelligente e sa cosa fare, io posso parlare come amico e come socio del Barça, è l’allenatore giusto per la società. Ha semplicemente espresso il suo pensiero, conosce l’ambiente e sa cosa succede. Ha parlato di motivazioni, a me piacerebbe che continuasse là. E’ da tanto che non parlo con lui, lui conosce benissimo l’Italia, parla l’italiano meglio di me..non devo essere io a dargli consigli”.

Luis Enrique a Rai Sport:
“Stasera mi è piaciuto tutto, l’unica cosa che possiamo dire è che non abbiamo sfruttato tutte le nostre palle gol. Non abbiamo mai sofferto, hanno avuto solo una palla gol con Okaka. Abbiamo fatto una partita ottima, i ragazzi hanno fatto tutto quello che dovevano fare. Saremo 11 a Bergamo, 18 nella concentrazione, la squadra è al di sopra di tutti. Mi dispiace per la squalifica di Totti, ma siamo una squadra, non cambia niente. Borini in Nazionale? Prandelli conosce meglio di me il calcio italiano, io parlo di Borini come calciatore della Roma: per noi è importante ma deve continuare così, deve ancora imparare. Non so se Guardiola verrà i Italia, dovreste chiederlo a lui… Se temo il Napoli per il quarto posto? No, io temo l’Atalanta domenica prossima.Il Napoli è una grande squadra, ancora può fare benissimo nelle competizioni in cui è ancora in gioco”.

Luis Enrique in conferenza stampa
“Abbiamo fatto una gara completissima. Sono soddisfatto dei tre punti. Questa era una settimana buona per me. Avevo a disposizione tutti i giocatori. Marquinho ha fatto un inserimento con il passaggio di Totti. Peccato che non ha chiuso la partita, sarebbe stato per lui importantissimo. Lui ha fatto il suo esordio a un buon livello. E’ stato bravo. Ha qualità, deve ancora migliorare. Può essere importante per la squadra. Quando non commettiamo degli errori in mezzo al campo è una Roma più difficile da battere. Se non guardi il tabellone, vedi che la Roma gioca sempre uguale. Abbiamo continuato ad attaccare nonostante il vantaggio. E’ la stessa Roma che cerco sempre. I calciatori non sono robot. Le palle gol degli avversari sono frutto dei nostri errori. Marquino? Non è ancora al cento per cento. Ma può giocare con il suo ottanta per cento. Il derby? E’ una partita diversa, lo so dal primo giorno. Pensare solo a quello è pericoloso. Adesso pensiamo all’Atalanta. Dobbiamo batterla per arrivare al derby con piena fiducia. La regolarità è quello che ci separa dalle altre squadre. Abbiamo visto anche ieri la Juventus vincere con difficoltà. Ieri ero arrabbiato perché non devo fare più una conferenza dopo l’allenamento. Penso che non succederà più. Lascio sul campo il motivo della mia arrabbiatura. Fuorigioco? Noi non lo facciamo. Oggi dire che Juan ha fatto uno sbaglio non è giusto. La difesa ha fatto una partita molto attenta contro Giovinco e Okaka. Borini? Noi allenatori non dobbiamo parlare. Siamo arrivati a un punto che tutti i calciatori stanno facendo del loro meglio. Mi ha sorpreso dall’inizio. Lui sta rinnovando il suo credito di continuo. Se sarò al Viareggio? No, faccio i miei complimenti. Vedrò la partita a casa, ho voglia di stare con la mia famiglia”.

De Rossi a Sky:
“Del rinnovo ho parlato tanto in conferenza, non era facile scegliere, c’è stato un momento in cui avevo tanto da pensare. Non era facile andarsene con questo progetto che potrebbe diventare vincente a breve, ma anche realtà molto interessanti si sono fatte vive. Io non ho mai chiesto di essere ceduto, i contratti finiscono e ci sono le trattative con i dirigenti. Io non ho mai chiesto il rinnovo, non mi piace trattare contratti quando non è il momento, poi ci sono state delle stuazioni particolari come la cessione della società. Totti ha avuto più facilità nella trattativa per il rinnovo, ma aveva già deciso di rimanere per sempre qua, quello più importante per lui era il contratto precedente, che si può paragonare alla mia situazione. Io ho parlato con i dirigenti e l’allenatore ad inizio stagione e gli ho detto che sarei rimasto che aspettavo la società e gli ho spiegato cosa volevo io dal punto di visto economico. Nel corso della trattativa poi ho pensato anche io ad andare via a lottare con altre maglie e magari trovarsi a non lottare con cose che qua a Roma sono pesanti. Il mio ruolo è fantastico, mi piace tanto. La squdra ha il dovere di puntare al terzo posto come valori, Lazio e Udinese stanno facendo benissimo, ma anche noi, con i nostri alti e bassi siamo ancora in corsa, a dimostrazione che il campionato è equilibrato. Noi possiamo vincere con chiunque e abbiamo la fortuna di avere un allenatore con una mentalità offensiva che vuole giocare sempre per vincere. Non sarebbe elegante rivelare chi mi ha offerto più soldi, sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti della Roma e per i giocatori delle squadre tirate in ballo”.

Taddei a Roma Channel
Buona partita di tutta la squadra. Di sostanza. Con sofferenza siamo riusciti a fare il risultato contro un buon Parma. Marquino? Impatto positivo di personalità. I. gruppo lo ha accolto bene. Cerchiamo di dare una mano ai brasiliani per aiutarli a imparare il prima possibile. Il quinto posto ci dà un po’ di dispiacere perché potevamo stare più in alto. La strada è lunga. Ci siamo allenati tantissimo. Tutte le squadre ormai sanno come gioca la Roma. Il mister è  molto bravo a spiegarci i movimenti. Contro qualunque modulo siamo capaci di arrivare in zona gol. Abbiamo avuto tante occasioni. De Rossi? E’ di livello internazionale,  un giocatore che tutte le squadre vorrebbero avere. E’ un grande anche fuori dal campo. Adesso pensiamo all’Atalanta, non sarà facile. Tutte le gare sono decisive”.

 

Juan a Roma Channel
“Abbiamo sofferto un po’. Ci sta. Siamo soddisfatti per quello che abbiamo fatto oggi. Adesso pensiamo all’Atalanta. Cerchiamo di dare una mano agli attaccanti uscendo con la palla al piede e gli attaccanti cercano di dare una mano a noi. Quando di perde è sempre colpa della difesa, quando si vince sempre merito degli attaccanti. De Rossi è un campione e quando è in campo si vede. Noi adesso dobbiamo cercare di raggiungere il terzo posto. Kjaer ha tanta qualità è un ragazzo che ha la testa giusta. Oggi lui è un po’ sfortunato. Qualche mese fa è successo con me. Sono soddisfatto perché è uno che ha voglia. Questa sfortuna se andrà e lui tornerà ad essere un giocatore importante. Per il terzo posto non dobbiamo guardare agli altri ma solo a noi stessi”.

Juan in mixed zone:
“Meglio con Heinze o con Kjaer? Non sono gli uomini che contano, è l’atteggiamento che conta tantissimo. Abbiamo giocato bene tutti, è inutile fare nomi, siamo un gruppo, a tutti quelli che scendono in campo va data fiducia. Tutti i nostri avversari restano dietro, aspettando un nostro errore. Siamo riusciti a fare un gol subito, sbloccando la partita. Abbiamo avuto difficoltà, è normale, stiamo lavorando per riuscire a vincere queste partite. Ci crediamo, siamo consapevoli che oggi siamo un po’ lontani, dobbiamo continuare a lavorare”.

Walter Sabatini a Roma Channel
“La vittoria era quello che auspicavamo. Partita molto bella, equilibrata. Hanno avuto una sola occasione con Okaka. Sono molto soddisfatto. Borini? L’ho portato perché non ero totalmente tranquillo in attacco. L’avevo già seguito. C’è stata l’opportunità per portarlo. La classifica? Adesso stiamo un po’ indietro, ma noi cercheremo di fare di tutto per arrivare il più in alto possibile. Luis Enrique ha orari da operaio siderurgico. Si ritrova con i suoi collaboratori. Ha grandissime capacità. Ha un fuoco dentro che è perennemente acceso. Marquinho? Se avesse segnato sarebbe entrato subito in simpatia dei tifosi. Ci interessavano i movimenti e quello che ha fatto ci è piaciuto. Per il campionato abbiamo il dovere di lottare ogni domenica”.

 

 

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