Roma, la rivoluzione di Spalletti

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Il Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – Spalletti ribalta la Roma. Domenica a Cagliari si cambia, dopo la fragorosa eliminazione dalla Champions. Clima dimesso nell’allenamento di ieri, svolto in mattinata. Molti giocatori hanno effettuato lavoro differenziato: Juan Jesus, Manolas, Nainggolan, Salah, Dzeko e Perotti hanno smaltito piccoli acciacchi. Sono tutti recuperabili per la prima trasferta del campionato, ma non tutti sono al cento per cento. Per il secondo giorno consecutivo è tornato ad allenarsi con i compagni Florenzi e all’azzurro Spalletti troverà di sicuro un posto. Nel ruolo di terzino destro, spostando Bruno Peres a sinistra, oppure a centrocampo, per fare rifiatare Strootman dopo tre partite consecutive. Ma di sicuro Florenzi non sarà ridimensionato dall’arrivo di Bruno Peres. Giocherà sicuramente una quarantina di partite anche questa stagione. Si è dovuto fermare perché ha accusato una lieve elongazione muscolare nella gara di andata a Oporto. Ma ora è pronto e domenica sarà in campo. Spalletti avverte l’esigenza di dare più dinamicità alla Roma. Florenzi aggiunge corsa e lo stesso può fare El Shaarawy, candidato al rientro dopo essere rimasto in panchina nelle due partite contro il Porto. Il ritorno dei due azzurri comporterà un ritorno al passato, alla Roma della passata stagione, della quale il tecnico toscano si sente ancora orgoglioso. L’inizio di stagione non è stato esaltante e su questo Spalletti e i dirigenti si sono trovati d’accordo. L’approccio alla gara contro il Porto non è stato quello previsto e anche contro l’Udinese la Roma per tutto il primo tempo era imballata. Per questo una delle idee per ridare brillantezza alla squadra è quella di rilanciare il tridente leggero, con Salah, Perotti ed El Shaarawy. A restare fuori sarà Dzeko, tornato ad essere oggetto di critiche da parte dei tifosi. Il centravanti bosniaco non ha brillato e la squadra in queste prime tre partite della stagione non ha quella imprevedibilità in attacco dello scorso campionato.

DILEMMA DZEKO – Durante l’estate la Roma ha cercato acquirenti per Dzeko, in caso di cessione sarebbe andata su Milik. Ma le offerte modeste non sono state prese in considerazione dalla società e dal giocatore, che ha chiesto e ottenuto di avere una chance di rilancio. Il bosniaco non intende andare via, vuole dimostrare il suo valore in giallorosso. E la sua posizione non è cambiata. Ritiene di poter ancora aiutare la squadra, ma adesso rischia di nuovo la panchina. Finora ha giocato tre gare da titolare, un gol, qualche assist, un rigore conquistato, ma anche diverse occasioni sbagliate. Ancora non ha convinto completamente e anche Spalletti lo ha rilevato, quando ha detto che deve sfruttare di più la sua forza fisica. Ora è necessario cambiare. Cominciando proprio dall’attacco. La formula del tridente leggero lo scorso anno ha permesso alla Roma di fare la rimonta in campionato. E per migliorare la velocità come vuole Spalletti servono giocatori di corsa. Inserire un attaccante come il Faraone consente di avere un altro elemento di movimento nella prima linea.

CONTINUITÀ IN DIFESA Fuori Dzeko, fuori Paredes e fuori Juan Jesus, rispetto alla prova fallimentare contro il Porto. Perché l’altro cambio ci sarà in difesa. Torna Vermaelen e il belga ha bisogno di giocare con Manolas per migliorare l’intesa. Sulla nuova coppia centrale punta molto la Roma per crescere rispetto alla passata stagione. Ma insieme hanno giocato solo una partita intera. Per Fazio ci sarà spazio in corsa, anche se Spalletti apprezza il contributo dell’argentino anche all’interno dello spogliatoio.

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