Roma infinita. Trigoria, qui sogni

 Corriere dello Sport (R.Maida) Quanti erano? Duecento o mille, nell’oscurità: un carosello spontaneo di auto e motorini che ha scortato il pullman della Roma  no a Trigoria. Solo che la squadra a bordo non c’era. Lo spettacolo di festa popolare è stato a beneficio di Morgan De Sanctis, il team manager, e di alcuni inservienti della società. Il resto dei giocatori si era sparpagliato in diversi angoli della città per celebrare la notte più emozionante.

PONTE MILVIO – La maggior parte dei giocatori ha cenato nel solito ristorante dei vip a Ponte Milvio, intrufolandosi tra i tifosi che festeggiavano. C’erano Dzeko, Florenzi, Strootman, De Rossi, tre dei grandi protagonisti della vittoria sul Barcellona, poco lontani da dove sedeva Di Francesco con la famiglia. I primi due sono stati anche intercettati da due inviati de Le Iene, con tanto di sciarpa giallorossa, che hanno chiesto ai romanisti di incoraggiare la Juventus: Dzeko lo ha fatto ma urlando Forza Roma. Totti ha scelto invece uno dei covi preferiti, in Viale Parioli, dove ha continuato la solita dieta che gli ha consentito di perdere 4 chili e mezzo in pochi mesi: niente alcol, niente dolci, pochi carboidrati e tanta carne bianca. El Shaarawy infine ha passato la serata cantando al karaoke,

L’INDOMANI – Il giorno dopo è stato anche meglio. A Trigoria la squadra si è trovata al mattino, accolta da tante decine di tifosi a caccia di selfie: Lorenzo Pellegrini, che martedì non ha giocato ma è uno degli uomini più richiesti sul mercato, ha risposto «No, tranquilli» a chi gli chiedeva se fosse orientato a lasciare la Roma per andare alla Juventus. A scattare foto ricordo si è prestato anche Kevin Strootman, che poco prima aveva fatto da portavoce dello spogliatoio dell’entusiastico risveglio. «E’ stata una serata speciale per tutti i romanisti e tutti gli italiani – ha detto a Roma Radio – è bello aver ricevuto i complimenti delle altre squadre, è un messaggio che ci piace. E’ andato tutto come doveva andare: ci credevamo già prima, ma il fatto di aver segnato presto il primo gol e tardi il terzo ci ha aiutati. Anche il fatto che il Barcellona perdesse tempo ci ha motivati, evidentemente ci temevano». L’unico problema adesso sarà gestire l’umore di un compagno: «Manolas ci parlerà del suo gol fino alla semifinale. Ci dice di continuo che è grazie a lui che ci siamo qualificati» scherza Strootman, in un clima di grande felicità condivisa con il gruppo.

GITE –  Alcuni ieri hanno approfittato della giornata di scarico per un pranzo fuori porta: Kolarov ad esempio ha scelto il mare di Santa Severa. Fazio invece ha fatto un giro in città, mentre Perotti ha mostrato sui social l’ecografia del figlio in arrivo, Romeo. Tutto molto sobrio e pacato: fra tre giorni è già derby.

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