Corriere dello Sport (R. Maida) – L’apoteosi nella follia. Dallo sprofondo all’incanto dentro alla giostra del recupero, con il Lecce avanti a rievocare gli spettri del 2-3 del 1986 prima degli ultimi due giri. Pareggio di Azmoun, l’eroe insospettabile, che era uscito dalla panchina nel momento peggiore, e 2’17” dopo sorpasso di Lukaku, il campione celebrato, che aveva inguaiato la Roma sbagliando un rigore dopo cinque minuti di partita.

Mourinho e la squadra festeggiano sotto alla Curva Sud una vittoria incredibile, che vale il +1 sulla Lazio a una settimana dal derby e soprattutto allontana una crisi di identità potenzialmente distruttiva. È una botta invece per il Lecce di D’Aversa, passato in vantaggio all’improvviso e però bravo a tessere il filo dell’impresa. Fino al 91′, quando tutto è franato allungando la serie negativa di risultati: due pareggi e quattro sconfitte nelle ultime sei giornate. Ma se cadi così, per due ingenuità fuori contesto, significa che sei vivo.

È difficile trovare una logica a una partita che la Roma ha prima gestito, poi praticamente perso e infine conquistato con l’orgoglio e con i nervi. Poteva essere molto più rilassante la domenica, per come era cominciata. Nella ripresa la Roma non ha saputo imprimere la svolta decisiva. E così il Lecce ha preso coraggio, valorizzando i velocisti in contropiede: sono stati proprio Banda, scaltro a sfruttare tre errori di Mancini nella stessa azione, e Almqvist, già a segno contro la Lazio, a confezionare lo 0-1, dopo che Mourinho aveva riproposto Renato Sanches nel mezzo. Uno shock per l’Olimpico.

Non per l’allenatore della Roma che prima è passato al 3-4-3 con Azmoun per Aouar e poi al 4-2-4 aggiungendo Belotti. Intanto era entrato anche Zalewski che, come contro il Monza, ha costruito il cross del gol a tempo scaduto: bello il colpo di testa di Azmoun, al primo guizzo in Serie A. Poteva finire così ma l’emozione del calcio pretendeva di più: ci ha pensato allora Lukaku su una verticale di Dybala, rimasto fino alla fine per amor di patria, a cancellare con una girata da panzer la durissima settimana. La Roma è salva, la Roma esulta.