Roma, golpe a metà: la sentenza Zaniolo pure sulla Champions

Il momento magico di Peter Pan. Quando gioca, corre, dribbla, sfonda, tira, Nicolò Zaniolo sparge polverine d’oro e gol vitali per la Roma. Segna la doppietta italiana più giovane della Champions tutto sotto gli occhi del ct Mancini che si è goduto una Roma ricca di giocatori italiani (sette), ma soprattutto che fa giocare quel ragazzino su cui lui aveva puntato prima ancora che debuttasse in giallorosso a Madrid. Battuto il Porto 2-1 la Roma si è tolta un bel pensiero, anche se il risultato è stato sporcato nel finale. Ma insomma di questi tempi va più che bene. Come riporta La Repubblica, la Roma non si è fidata del Porto, pur avendolo accolto al momento del sorteggio con una certa benevolenza. Di Francesco ha potuto contare su una squadra collaudata, sia pur forzatamente corretta in porta, a causa della presenza di Mirante. Ha stonato molto la solita contestazione a Kolarov che si è preso la sua razione di insulti dalla Curva Sud, ma anche la lite tra Di Francesco e Conceiçao che si sono ritrovati a bordo campo a urlarsi non è stato un bel vedere. Peccato sul 2-0 per il gol di Lopez che tiene apertissimo il match di ritorno. Ma tutto non si poteva ottenere da una serata così.

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