Roma-Genoa 0-0, le pagelle: Zaniolo, urlo strozzato. Abraham al posto sbagliato. Smalling, Mancini ed Ibanez impeccabili

Pagine Romaniste (R. Gentili) – La Roma si blocca. I giallorossi di Mourinho – amara la centesima panchina in A – vengono inchiodati al pareggio dal Genoa penultimo del nuovo tecnico Blessin. Finisce quindi la mini striscia positiva costituita dalle vittorie contro Cagliari ed Empoli. Soprattutto subisce un’importante battuta d’arresto l’inseguimento di qualcosa – il quarto posto – forse non ancora nelle corde di questa squadra.

Che ha faticato troppo, come chi ambisce alle vette non deve fare. Con fatica la Roma è riuscita a prendere il bandolo della matassa nel (gegen)pressing genoano. La soluzione risolutrice era stata trovata da Zaniolo nei minuti di recupero. L’esplosione giallorossa è però sopita dalla decisione di annullare la rete del gioiello romanista dopo la chiamata del Var Alassio che manda sulle furie Nicolò, espulso.

Escludendo il gol annullato, Zaniolo ha fatto una gara alternata. Inizio faticoso, sprint a fine primo tempo e due tiri, neanche uno in porta. Abraham al posto sbagliato. Quando attacca la Roma e quando, soprattutto, il Var ravvisa il pestone che decide la gara.

Migliori in campo la difesa. Smalling solita garanzia, Ibanez è ritornato quello di prima della pausa natalizia e Mancini è stato presente ovunque fino all’ultimo. Rui Patricio, invece, sbaglia troppo con i rinvii, ma non l’intervento che poteva rendere la partita una cima scivolosa da scalare.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6,5 – Non riesce ad imprimere forza ai rinvii, tutti bassi e dunque imprecisi. Devìa però sopra la traversa il colpo di testa di Ekuban, facendosi perdonare e – soprattutto – salvando il risultato.

Mancini 6,5 – Il rinnovo sembra essere cosa fatta. La notizia gli dà serenità. Chiude spazi che potevano costare caro: importante l’uscita dalla linea su Ekuban attorno al ventesimo. Preciso anche in impostazione: i lanci non vanno persi, ma neanche sfruttati come si deve. Abraham, ad esempio, poteva fare qualcosa in più alla mezz’ora. Solito giallo per aver alzato il braccio.

Smalling 6,5 – Copre con forza, precisione ed attenzione la difesa ogni qualvolta gli attacchi genoano ne spostano la coperta. In avanti tenta senza fortuna un tiro ed un colpo di testa, senza nulla cogliere.

Ibanez 6,5 – Il mese di gennaio è alle spalle e quindi ritorna la versione dell’andata. Il campo aperto è territorio suo, Ekuban non sembra saperlo e prova ad inserirsi: ci ripensa repentinamente. Avvia un’azione alla mezz’ora con una minuziosa gestione del pallone sulla fascia. Fa lo stesso nella ripresa, mandando al tiro Felix.

Karsdorp 6 – Non riesce a sganciarsi. Le discese si trasformano in solletico per la difesa ligure. A fine primo tempo sbaglia un cross che poteva regalare più di qualcosa. Cambia marcia nella ripresa, innescando quelle successive e contribuendo al mini-forcing romanista. Colto forse da crampi, esce. (Dal 72’ Veretout 6 – Entra e chiude un pallone in difesa).

Cristante 6 – Il mancato recupero di Pellegrini gli regala una nuova titolarità. L’inizio è da incubo. Soporifera la gestione del pallone, che infatti gli viene sottratto con facilità per tre volte. Serve per entrare in partita e prendere le redini del gioco: non sbaglia una sola apertura per Maitland-Niles. Ma una palla semplice a fine primo tempo sì. Bravo a recuperare subito. Nella ripresa il tiro verso Sirigu è troppo centrale, meglio il passaggio filtrante per Karsdorp.

Oliveira 5,5 – Imprecisione quando il Genoa spinge, situazione in cui comunque è uno dei pochi che riesce a respirare. Porta la Roma a prendersi il gioco con solita qualità e classe. Illude quando il tiro a fine primo tempo finisce sull’esterno della rete. (Dal 57’ Felix 6 – Alto il tiro lavorato da Ibanez, poi causa l’espulsione di Ostigard).

Maitland-Niles 5 – Fa tirare il fiato nuovamente a Vina, rientrato giovedì dal Sudamerica. Lo stesso fa fare a tifosi e compagni. Il pallone sembra scottare per quante volte lo perde. Destinatario di ogni avvio d’azione, la stessa precisione di chi lo serve gli manca. Riesce a far partire solamente assisti imprecisi. Gli arriva sui piedi un pallone da calciare con potenza, ma non riesce a leggere la situazione in tempo e gli viene murato. (Dal 57’ El Shaarawy 6 – Torna contro l’ex squadra e taglia la partita. Manda al tiro Zaniolo, poi di prima da centrocampo lancia a campo aperto Felix, causando l’espulsione di Ostigard. Batte male la punizione ed un tiro negli ultimi minuti dopo un contropiede).

Mkhitaryan 6 – Accelera, inventa e gestisce palloni rischiosi ma non riesce a trovare la ciliegina. Ne va alla ricerca a fine primo tempo, la posizione defilata non lo aiuta. Fiammate nelle ultime battute di gare che non portano al concreto.

Zaniolo 6 – Disturbato dal polverone di questi giorni, ha bisogno di quasi tutto il primo tempo per scrollarsi dalla testa le voci vissute da protagonista. I minuti – pochi – in cui lo fa sono gli stessi minuti in cui la Roma è più pericolosa. Si incunea con maestria in area appoggiando qua e là palloni che mancano dell’ultima scelta dei compagni. Manca anche lui perché gli unici due tiri finiscono altissimi. Non quello nel recupero, annullato per un precedente fallo di Abraham. Non vedendoci più dalla rabbia, viene espulso dall’inadeguato Abisso.

Abraham 5 – La sosta ne ferma il buon momento. Invisibile nel primo tempo, si affaccia nell’area di Sirigu nel finale di primo tempo. È frenetico e non combina nulla. Protagonista involontario del gol di Zaniolo, annullato per un precedente fallo.

Mourinho 5,5 – Si possono avere tutte le ragioni del mondo, ma ridursi all’ultimo minuto per superare chi lotta per la salvezza è la conferma che il lavoro da fare è ancora enorme. La Roma è arrivata sì in porta, davanti a Sirigu però è stata incapace di concludere per carenza tecnica, un qualcosa su cui Mou può poco.

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