Roma, formula Abraham e l’attacco riscopre il gol

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – La Roma aumenta i giri e trova la vittoria anche nell’ultima amichevole in Portogallo. Buona prestazione della squadra di Mourinho allo stadio Municipal di Albufeira contro gli olandesi dell’Rkc Waalwijk. Sicuramente la migliore delle tre partite giocate in Algarve, quella soprattutto che ha dato le maggiori risposte al tecnico portoghese sia sulla condizione atletica della squadra sia su quella tattica.

Perché per la prima volta dopo quasi un anno la Roma è tornata a giocare dal primo minuto con la difesa a quattro. Era il 20 gennaio 2021, il tecnico per la gara contro il Lecce di Coppa Italia utilizzò per l’ultima volta il 4-2-3-1, lo stesso rivisto ieri ad Albufeira. Mou lo aveva provato a lungo nelle scorse settimane, anche il giorno prima di partire per il Portogallo. Ieri l’ha riprovato in campo con Celik, Ibañez, Kumbulla e Zalewski.

Fuori Smalling, ancora dolorante alla caviglia, fuori anche Mancini entrato poi nella ripresa. Così la Roma ha avuto un assetto più offensivo che ha finalmente portato alla vittoria per 3-0 e alle reti di tre attaccanti. Anche questa una vera e propria novità.

Abraham, Zaniolo ed El Shaarawy hanno trovato la rete e hanno tutti messo a segno un assist per il gol del compagno di squadra. Insomma, la soluzione con gli esterni offensivi, pronti a rientrare al centro del campo e inserirsi in area, è servita non solo per l’efficacia, ma anche per far sentire più a suo agio il centravanti inglese.

Sono arrivati i segnali di risveglio da una Roma che aveva perso 3-0 contro il Cadice il giorno dopo l’arrivo in Portogallo, quindi senza una buona forma fisica, e che aveva superato di misura il Casa Pia con la rete di El Shaarawy. Ecco, il Faraone sta ritrovando lo smalto perduto e anche ieri si è fatto trovare pronto e sempre vivo nell’azione.

Così come Zaniolo, sempre incontenibile in ripartenza ma ieri anche più generoso del solito davanti alla porta. Il talento giallorosso poche volte si è intestardito con il pallone tra i piedi, aiutando la squadra e servendo buoni palloni in area per Abraham e le incursioni di Pellegrini. Uscito ancora una volta dolorante dal campo, ma senza preoccupare lo staff giallorosso.

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