Roma, è fatta per El Shaarawy: arriverà in prestito

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Repubblica.it (M.Monti) – A dieci giorni dallo scadere della finestra invernale di mercato, la Roma piazza il primo colpo in entrata: El Shaarawy arriverà alla corte di Luciano Spalletti con la formula del prestito con diritto di riscatto, che diventerà obbligo qualora il Faraone dovesse assicurare un numero di presenze fino a fine stagione. Intanto, a Trigoria, i giallorossi continuano a lavorare in vista del match di domenica allo Juventus Stadium. Le prove tattiche continuano ad indicare la possibilità di un cambio di modulo, con la difesa schierata a tre e l’intera squadra alla ricerca della variabile prioritaria per il tecnico toscano: l’equilibrio e la coesione tra i reparti.

IN ARRIVO EL SHAARAWY – Le parti stanno definendo gli ultimi dettagli. Poi El Sharaawy – 24 presenze con il Monaco tra Ligue1, Europa League e le qualificazioni alla Champions (con 3 gol e 1 assist) – volerà nella capitale per le visite mediche e la definizione del trasferimento in giallorosso: prestito oneroso (da circa 2 milioni di euro) e diritto di riscatto fissato intorno ai 12 milioni, che diventerà obbligo nel momento in cui l’attaccante dovesse garantire un tot di presenze fino al 15 maggio. La voglia di tornare protagonista nel suo paese, con l’obiettivo Europeo in estate, ha convinto il classe ’92 ad accettare la nuova esperienza anche a fronte di un ingaggio che, con i bonus, potrebbe aggirarsi intorno ai due milioni. Dopo la partenza di Iturbe a dicembre, la Roma dunque si assicura quel laterale offensivo che permetterà a Spalletti di godere di una certa dinamicità di scelte per il reparto offensivo.

PROVE TATTICHE DI DIFESA A 3 – I dubbi del tecnico di Certaldo, per ora, sono orientati però all’appuntamento di domenica sera contro la Juventus: anche in mattinata, a Trigoria, tante le prove tattiche per verificare la fattibilità di schierare una difesa a tre (composta da De Rossi, Manolas e Rudiger), con Florenzi e Digne esterni di centrocampo e una linea mediana ancora da “disegnare“, per utilizzare le parole di Spalletti. Se è vero che i soli Nainggolan e Pjanic potrebbero garantire all’allenatore la chance di schierare due giocatori offensivi (come Salah e Iago Falque) dietro il terminale offensivo Dzeko, la ricerca dell’equilibrio e della forza, nel reparto più decisivo per la sua idea di calcio, lascia comunque aperta la possibilità dell’inserimento di Vainqueur che comporrebbe una cerniera assai votata al mantenimento delle distanze e delle giuste coperture. E’ indubbio, comunque, che il weekend risulterà decisivo per il futuro prossimo della squadra: sia dal punto di vista del mercato (ancora da definire le situazioni legate a Doumbia e Gervinho, per cui non sono pervenute richieste formali a Trigoria), sia per evitare che le prime della classe possano prendere il largo in maniera irreversibile.

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