La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Era il 3 febbraio 2023, esattamente un anno fa, quando Tommaso Baldanzi parlò pubblicamente di Paulo Dybala, in un’intervista televisiva rilasciata a Dazn. “Lo ammiro, mi ispiro a lui – disse il nuovo fantasista della Roma -. Dybala ricopre il mio ruolo, siamo due calciatori con movenze simili. Ma lui è un grande giocatore e in una scala da uno a dieci lui è dieci e io devo ancora entrare nella scala”. Già, intanto però è entrato a Trigoria, proprio dove ieri ha trovato Dybala. E da lui andrà a scuola in questi mesi, per cercare di affinare i colpi e di migliorare le sue giocate. Di loro si occuperà ovviamente Daniele De Rossi, che ha voluto Baldanzi per avere un cambio di qualità quando non potrà contare sulla destra proprio su Dybala.

Ma c’è anche la possibilità, strada facendo, di vederli giocare insieme, soprattutto quando l’ex trequartista dell’Empoli sarà entrato a pieno negli schemi e nelle dinamiche del gruppo giallorosso. La Roma di De Rossi gioca infatti con il 4-3-3, che spesso e volentieri diventa 4-3-2-1 nel suo sviluppo dinamico, con gli esterni d’attacco (Dybala a destra ed El Shaarawy a sinistra) che stringono verso il centro del campo, per lasciare spazio in fascia alle sovrapposizioni dei terzini. Ecco, proprio il 4-3-2-1 è il sistema che De Rossi potrebbe decidere di utilizzare già in partenza per utilizzare insieme Dybala e Baldanzi, spostando magari Tommaso a sinistra. Giocando entrambi come sottopunta, infatti, i movimenti e le giocate sono differenti, loro che sono entrambi di piede sinistro e che nel 4-3-3 tendono a partire larghi, per poi accentrarsi e o calciare o cercare l’uno due con la mezzala o con il centravanti.