La Repubblica (M. Juric) – Ieri sera si è chiusa l’ultima sessione di calciomercato e la Roma è stata la grande protagonista degli ultimi dieci giorni. Tra acquisti, cessioni e investimenti impensabili fino a due settimane fa. Piazzando in extremis il colpo Baldanzi, l’operazione più costosa di tutta la Serie A: trasferimento a titolo definitivo per 15 milioni di euro più bonus. Un acquisto importante fortemente voluto dai Friedkin per iniziare fin da subito a costruire la Roma del futuro. E avallata con entusiasmo dallo stesso mister De Rossi che da oggi potrà iniziare a lavorare con il talento classe 2003, erede designato di Paulo Dybala. Chi invece a Trigoria c’è già da qualche giorno è Angelino, l’esterno mancino arrivato in prestito dal Lipsia. L’altro rinforzo richiesto dal nuovo allenatore che è pronto a lanciarlo da titolare già lunedì sera contro il Cagliari. Acquisti ma anche cessioni con Belotti volato e Firenze e Kumbulla in prestito al Sassuolo.

Un netto cambiamento di rotta nel pieno di una sessione di mercato, che incuriosisce e spiega al meglio come l‘avventura di Mourinho fosse al termine ben prima del suo esonero. Ripicche o no, ad approfittare della ritrovata liquidità giallorossa sarà De Rossi. Pronto a giocarsi la Champions League e le sue chances di conferma con una squadra più forte di quando è arrivato.