Roma da dirigente. Totti ai primi passi

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Monchi in questo periodo sta parlando molto con Totti, sta cercando di capire quello che vuole fare da dirigente, gli sta vicino in questi giorni difficili dell’addio al calcio. Lo spagnolo pensa davvero che Francesco possa essere una risorsa da dirigente, con la sua esperienza da mettere a disposizione della Roma. Sta ragionando con lui per un ruolo nel settore tecnico. E Totti ha apprezzato la sua disponibilità.

A TRIGORIA – Quello di Francesco con i colori giallorossi è un amore senza fine. I tifosi continuano a tappezzare la città di murales in suo onore. Tanti attestati di stima dal mondo del calcio, gli ultimi di Iniesta e Messi, che ieri ha postato su Facebook: «Enorme Capitano! Ti auguro il meglio per la tua nuova tappa. Lio». Francesco si è preso qualche giorno di vacanza, ha bisogno di staccare dopo le forti emozioni di domenica sera. Andrà qualche giorno tra Saint Tropez e Montecarlo e la prossima settimana tornerà a Roma per vedere Monchi e cominciare a pensare qualcosa da fare insieme. Francesco sta entrando nella mentalità del dirigente. Ai primi di giugno potrebbe andare con Monchi a un incontro di mercato. Non sarà invece a Cardiff con il direttore sportivo per la finale di Champions. Lo spagnolo è convinto che Totti facendo un certo percorso possa avere un ruolo operativo. Tra l’altro deve ampliare la sua struttura, considerando che probabilmente perderà Massara, pronto a seguire Sabatini all’Inter come era prevedibile. Monchi potrebbe essere seguito da un suo collaboratore da Siviglia. Francesco può parlare con i calciatori per convincerli a venire alla Roma, andare a vedere giovani talenti, supportare il nuovo allenatore Di Francesco, che è suo amico.

FEELING – Il direttore sportivo sta gestendo in prima persona la questione Totti, che si fida di lui. Lo spagnolo ha ribadito l’importanza di Francesco: «Non ho mai visto una carriera come la sua e credo che non la vedrò mai. È impossibile, è qualcosa di irripetibile. L’amore, il senso di appartenenza, l’affetto, il coinvolgimento emotivo che Francesco ha avuto…credo non ci sia stato nulla di simile in passato e nemmeno che ci sarà qualcosa di simile in futuro. Stiamo parlando di qualcosa di insolito, in senso positivo, che la Roma ha avuto la fortuna di vivere in prima persona, come parte attiva in questa storia, in questa favola, in questo amore così bello e intenso tra un giocatore, Francesco, e un club, la Roma». Monchi vuole affrancarsi da Baldini. E’ stato il consulente toscano a indicarlo a Pallotta, forte del rapporto di stima reciproca costruito quando il dirigente di Reggello era al Real Madrid e lo spagnolo al Siviglia. Sono rimasti in contatto, si sono scambiati negli anni idee di calcio. Poi è stato Baldini a farlo conoscere a Pallotta, in un paio di incontri a Londra. Monchi da poco più di un mese si è insediato a Trigoria, ha preso possesso dell’ufficio che è stato di Sabatini e ha cominciato a lavorare in piena autonomia. Lo spagnolo è un dirigente decisionista, ha sempre costruito le squadre secondo il suo istinto e le sue conoscenze. E gli piace scambiare idee di calcio con Totti. Monchi sta lavorando per la squadra del futuro, che vedrà abbassarsi l’età media, con uno zoccolo duro di giocatori di esperienza che saranno la guida della nuova formazione.

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