Roma, difesa in alto mare

Il Messaggero (U.Trani) – La difesa della Roma è sempre stata fragile, a prescindere dalla forza dell’avversario. Nelle 28 partite stagionali i giallorossi hanno preso 44 reti: 1,57 a gara. In Serie A il dato peggiora con 25 match e 35 gol presi (compresi i 3 a tavolino contro il Verona). Nonostante il quarto attacco del campionato, ha il saldo più basso di differenza reti, +9 insieme alla Lazio. Distrazione, sciatteria, inesperienza e impreparazione: errori per tutti i gusti. I limiti sono individuali e di gruppo, infatti hanno coinvolto chiunque. Pau Lopez e Mirante non portano punti in classifica, ma li tolgono. I centrali si sfidano a chi la combina più grossa. Tutti hanno sbagliato, in primis i più giovani come Ibanez e Kumbulla.

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Qualche correzione è possibile, soprattutto per mettere sicurezza alla squadra. Le gaffe non sono uguali tra loro. C’è chi lascia spazio all’avversario, chi sbaglia postura o addirittura l’anticipo e chi si addormenta. Chi non sale per il fuorigioco e chi si schiaccia timidamente verso il portiere. Più che il sistema di gioco incide il comportamento di squadra. Il pressing non è omogeneo e la distanza tra i tre reparti è eccessiva.

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