Corriere della Sera (M. Perrone) – Sei gol all’esordio. E gli ultimi 5 consecutivi. Lukaku da 10 anni si presenta così, facendo festa, quando indossa una nuova maglia. Una striscia positiva cominciata nel settembre 2013 con l’Everton, decidendo all’85’ di testa il 3-2 sul campo del West Ham.

Continuata nel 2017 nella Supercoppa europea persa 2-1 col Manchester United contro il Real Madrid: botta da fuori del “signor Matic”, come lo chiama adesso Mourinho che quel giorno era in panchina con i Red Devils, respinta di Navas, tap-in di Romelu. Simile a quello del 2019 con l’Inter, stavolta il tiro era di Lautaro Martinez e la respinta di Gabriel, per il terzo gol nel 4-0 al Lecce. E ancora: 2021, tocco da due passi per aprire il 2-0 del Chelsea sul campo dell’Arsenal; 2022, di nuovo contro il Lecce, un colpo di testa al 2’ per sbloccare una partita poi vinta 2-1 dall’Inter.

Il primo gol all’esordio, in ordine cronologico, Lukaku l’aveva segnato col West Bromwich Albion nel 2012 contro il Liverpool per chiudere di testa il 3-0. Non ci era riuscito prima (2011) e dopo (agosto 2013) con il Chelsea, vincendo comunque 3-1 col Norwich e 2-0 con l’Hull City. E neanche nel giorno del debutto assoluto, una “prima” da far tremare i polsi di un Lukaku appena 16enne perché era uno spareggio-scudetto: il 24 maggio 2009 il suo Anderlecht andò ko per 1-0 sul campo dello Standard Liegi, perdendo il campionato dopo l’1-1 dell’andata.