Corriere.it – Tra le note negative della serata di Champions contro il Real Madrid c’è anche il fatto che molti dei 60mila tifosi tornati a riempire lo stadio Olimpico mercoledì sera hanno impiegato tantissimo tempo (in alcuni casi più di un’ora) per entrare allo lo stadio. «Colpa» del sistema di pre filtraggio studiato dalla Questura, insufficiente per fronteggiare un’affluenza simile e che ha comportato enormi rallentamenti e code lunghissime.
Le reazioni di Questura e club – Se Il capo gabinetto della Questura di Roma, Roberto Massucci, ha dichiarato che «bisogna migliorare alcuni difetti strutturali ma che comunque non è successo niente di sconcertante», la Roma – attraverso le parole del responsabile della biglietteria Carlo Feliziani – chiarisce la sua posizione. «Ci sono state problemi in fase di afflusso. Il sistema andrà rivisto perché in campionato con 25mila spettatori funziona, ma con 60mila no. Abbiamo anche aperto i cancelli molto prima, ma capiamo le esigenze degli spettatori. Nelle aree di pre filtraggio le forze dell’ordine devono seguire le norme anti terrorismo, che appesantiscono un po’ tutto il sistema, poi ai tornelli subentrano gli steward della Roma, che controllano i titoli d’accesso. Le maggiori criticità si sono registrate nel settore dei Distinti Nord-Est, dove l’ultimo spettatore è entrato intorno alle 21».