Roma a testa alta

Il Messaggero (U.Trani)La Roma sforna una prestazione di grandissimo carattere, batte il Manchester per 3-2 e saluta l’Europa League tra gli applausi che avrebbe meritato in un Olimpico pieno e con un pizzico di amarezza per quello che è stato all’Old Trafford. I giallorossi vanno in svantaggio quando Cavani buca ancora la difesa, ma non mollano di un centimetro e la ribaltano con Dzeko e Cristante. Provano ad avvicinarsi all’impresa con un assalto che va a sbattere contro la serata di grazia di De Gea che para anche l’imparabile e quando Cavani firma per il raddoppio, la Roma gioca per vincere e lo fa con il gol del baby Zalewski. Lo United va in finale con il Villarreal, ma i giallorossi salutano a testa alta. 

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La compattezza tra i reparti è evidente, anche l’applicazione dei singoli. De Gea è subito protagonista con due interventi nella stessa azione su Mkhitaryan e Mancini, ma il pressing e l’aggressività non sono sufficienti. La difesa, esageratamente alta, sbanda, e si fa infilare soprattutto nel corridoio centrale. La Roma riaccende il match nella ripresa, con le reti in tre minuti di Dzeko e Cristante. Tre occasioni sventate da De Gea su Dzeko, Pedro e Pellegrini. Con tredici assenti la prestazione è più che accettabile. Si fa male anche Bruno Peres, entra Santon che fa l’assist per il giovane Zalewski, entrato al posto di Pedro. Mourinho può essere soddisfatto almeno quanto Fonseca, che saluta l’Europa League con una vittoria di prestigio dopo l’imbarcata dell’andata. Soddisfatti anche i Friedkin, che avevano chiesto all’allenatore di evitare un crollo. In tribuna, i nuovi proprietari hanno parlato a lungo con il vice-presidente Uefa Boniek e con il presidente della Lega Dal Pino. 

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